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Maxi-pedonalizzazione. L’idea è estenderla a Strada Maggiore. Perplessi i commercianti

«Ci sono molti aspetti da chiarire, osserva il presidente di Ascom, Enrico Postacchini. Si può anche pedonalizzare, un po’ per volta, ma bisogna valutarne gli effetti su attività, servizi, uffici»

Si va verso una maxi-pedonalizzazione. «Non a tutti i costi», mette le mani avanti il sindaco Matteo Lepore, ma l’ipotesi di pedonalizzare tutta via Rizzoli, centro nevralgico della città, sconfinando fino a strada Maggiore c’è. La malattia della Torre medievale, per ora, obbliga a fermare traffico e bus in via San Vitale e in piazza Ravegnana, bloccando di fatto il traffico anche su metà di via Rizzoli. Con la maxi pedonalizzazione si allargherebbe all’altra corsia di via Rizzoli e anche a Strada Maggiore. Un intervento che – ammette lo stesso Lepore – «non è come bere un bicchiere d’acqua, occorrono investimenti e occorre soprattutto cambiare tutto il trasporto pubblico cittadino». Parole concilianti, certo. Ma sembra non casuale che – dai risultati del questionario della Fondazione innovazione urbana sulla Città 30 – risultino tra le strade più bisognose di un miglioramento di qualità e del comfort dello spazio pubblico non solo le principali radiali urbane, ma anche alcune strade del centro storico tra le quali proprio San Vitale e Strada Maggiore. Da qui, forse, è partito il ragionamento. Ma prima di un’eventuale grande rivoluzione pedonale, serve un piano del trasporto pubblico locale che «arriverà entro dicembre», spiega il sindaco. L’idea che circola in ambienti vicini all’amministrazione è di ridurre il numero di bus che attraversano il centro, con due ipotesi: ‘spezzando’ le linee (come il 13), o di farli passare all’esterno del cuore della città. In attesa di vedere se il ’nuovo’ centro diventerà realtà, le associazioni dei commercianti non nascondono le loro perplessità. Nessun pregiudizio, assicurano Ascom e Confesercenti, il punto è come farla.

«Ci sono molti aspetti da chiarire – osserva il presidente di Ascom, Enrico Postacchini –. Si può anche pedonalizzare, un po’ per volta, ma bisogna valutarne gli effetti. C’è tanta roba a cui pensare: ci sono le attività, i servizi, gli uffici. C’è un tema che riguarda i residenti, le auto e il carico e lo scarico merci». Loreno Rossi, direttore di Confesercenti, parla di «ipotesi difficile che, comunque, va valutata dopo aver ripensato il trasporto pubblico. È già un problema la chiusura di via San Vitale, è dura pedonalizzare anche Strada Maggiore». Vanno all’attacco anche le opposizioni. Quella su Strada Maggiore e via Rizzoli «è l’ennesima svolta che rischia di avere impatti enormi sulla città annunciata a sorpresa e con leggerezza da parte del sindaco», punge l’azzurro Nicola Stanzani. 

Duro anche Giulio Venturi, consigliere che la Lega vuole cacciare ma ancora in attesa di un provvedimento formale: «Fino a che punto il Comune vorrà spingersi e portare alla desertificazione una parte fondamentale della città? Questa rischia di essere l’ennesima tegola in testa di una città già pesantemente vessata da città 30, tram e Passante oltre che gli infiniti cantieri che si protraggono per mesi». Picchiano duro anche i consiglieri di Fratelli d’Italia: «La chiusura di strada Maggiore, sulla quale peraltro tuttora passano autobus mastodontici, sarebbe la pietra tombale sul centro storico».

Rosalba Carbutti, Il Resto del Carlino – 14 novembre 2023

Enrico Postacchini, Presidente Confcommercio Ascom Bologna

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