La titolare Cavina ha sporto denuncia ai carabinieri dopo l’episodio, avvenuto la notte di giovedì. Lo sfogo della vittima: «In Bolognina non si vive più, ogni giorno costretti a subire»
Un pezzo di stoffa annodato su uno dei tubi dell’impalcatura che avvolge il palazzo. All’inizio Aurora Cavina non lo aveva notato. «Ma giovedì mattina, quando mi hanno chiamato per avvisarmi del furto che era stato messo a segno nel ristorante, mi hanno fatto riflettere che potesse essere un segnale lasciato dai ladri». Cavina, storica ristoratrice di via Fioravanti, titolare del ristorante ‘Le golosità di nonna Aurora’, è stanca: «Qui la situazione peggiora di giorno in giorno», racconta, elencando i danni registrati dall’ultima incursione dei ladri: «Hanno forzato la serranda e scardinato la porta – dice –, hanno distrutto tutto. E una volta entrati, dopo aver strappato il registratore di cassa e afferrato tutto il denaro che conteneva, si sono dedicati alle bottiglie, portando via liquori e vini pregiati, roba di un certo valore». Un colpo non improvvisato, insomma, ma secondo la ristoratrice «studiato, preparato: ci tenevano d’occhio. Hanno preso solo quello che gli interessava: la gallinella salvadanaio con le mance per i dipendenti non l’hanno neppure guardata». E forse il locale era nel mirino già da almeno due settimane: «Penso che ci sia una banda che mette a segno questi colpi e il brandello di stoffa legato all’impalcatura del palazzo per me ne è la prova». Quello straccio, infatti, «è un pezzo della tenda del bar qui a fianco, chiuso da alcuni mesi e svaligiato due settimane fa – dice ancora Cavina –. Anche lì hanno rubato bottiglie e altri prodotti alimentari che non erano stati portati via. E probabilmente hanno deciso che il prossimo obiettivo era il nostro ristorante. Così hanno annodato il pezzetto di tenda proprio di fronte al mio ingresso, come ‘segnale’ per i complici». La ristoratrice, dopo il colpo ha sporto denuncia ai carabinieri della stazione Navile.
«Questo è l’ultimo episodio di una lunga serie – dice ancora –: troppe ne sono capitate e il Comune cosa fa? Nulla. Qui fuori regnano degrado e bivacco. Io sono stanca: giovedì mi hanno svaligiato il ristorante, con danni ingenti che ancora fatico a quantificare. Ma non solo. Perché il lunedì precedente, appena chiuso, quando sono andata a prendere la macchina parcheggiata qui davanti, ho trovato il finestrino infranto e l’abitacolo tutto a soqquadro. Avevo lasciato anche un mazzo di chiavi di casa, che sono state portate via dai ladri. Morale: ho dovuto cambiare la serratura della porta blindata, per evitare che questa gente venisse a rubare anche in casa».
Nicoletta Tempera, Il Resto del Carlino – 11 novembre 2023
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