“Maglie e calze, diceva il nonno. La sua lezione dura da 90 anni”

La famiglia Cazzola e il negozio d’abbigliamento in via d’Azeglio dal 1933

Nei ricordi della famiglia Cazzola passa ancora di bocca in bocca la storia di quella volta che l’autobus in manovra centrò la vetrina del negozio di intimo e camiceria, frantumandola rovinosamente. Erano gli anni in cui in via d’Azeglio, prima della battaglia (vinta) per la sua pedonalizzazione, scorreva ancora il traffico, le auto erano parcheggiate ai bordi e il salotto buono della città era solo un sogno di amministratori illuminati come Pier Luigi Cervellati. Di trasformazioni di Bologna, da quel meraviglioso angolo con doppio affaccio su piazza Maggiore, proprio al civico 1 di via d’Azeglio, i Cazzola ne hanno viste tante. Dal 1933 vendono pigiami, vestaglie, maglieria, accessori, tutto per uomo e donna. Una tradizione nella tradizione, sempre loro, sempre in famiglia, arrivati oggi con la giovane Alice, che da poco è entrata nel business di casa, alla quarta generazione. Per questo stanno festeggiando i 90 anni della loro attività, in barba a turbolenze energetiche, pandemie ed eredi che non si trovano. L’obiettivo è proseguire per altri decenni. «Siamo contenti – dice Nicola Cazzola, uno dei due titolari assieme alla cugina Nicoletta -perché siamo sempre riusciti a rinnovarci, senza perdere mai la nostra specificità ovvero l’alta qualità dei nostri capi e l’attenzione suprema per il cliente». È il nonno Libero, con la moglie Nerina, ad aprire una prima piccolissima bottega a fianco degli spazi di oggi. L’insegna recita “Maglie e calze. Libero Cazzola”.

Poi, dopo la guerra, col boom economico, l’attività si fa florida e, negli anni ’60, passa nelle mani dei figli Stefano e Sandro che si allargano nei negozi vicini. «In tempi diversi – prosegue – ci siamo ampliati ed è merito di mio padre e mio zio se oggi non dobbiamo pagare affitti che probabilmente non ci permetterebbero di sopravvivere». Furono loro a comprare le mura e a fare di CazzoIa uno dei negozi di riferimento per i bolognesi grazie al loro vasto assortimento, fra professionalità e cortesia. «Mio padre – prosegue il titolare – fu uno dei pochi favorevoli alla chiusura al traffico, aveva intuito che poteva essere una opportunità, la via diventava un salotto favorendo il passaggio pedonale. Credo che sia ancora oggi uno dei nostri punti di forza in una strada molto diversa, per esempio, da via Indipendenza che ha ceduto alle grandi catene». È vero che entro fine anno, in cima alla strada, dovrebbe aprire Starbucks, ma via d’Azeglio è ancora contrappuntata da negozi di tradizione famigliare. In una città che vede spesso saracinesche abbassarsi, come si fa a sopravvivere per 90 anni?

Il segreto è stare al passo coi tempi. «Non facciamo vendita diretta online ma abbiamo un sito col quale lavoriamo molto. Lo usiamo come fosse la nostra vetrina virtuale»: Nei giorni della pandemia, aggiunge Nicoletta, «ci siamo impegnati a fare consegne a casa o in ospedale dei nostri articoli, soprattutto pigiameria, per stare sempre vicini ai clienti». Servono un target ben specifico: ultra quarantenni che rifuggono le catene, che sanno di trovare dai Cazzola un prodotto duraturo che non necessariamente segue le mode. Anche se negli ultimi tempi il loro cliente tipo è cambiato: «Avendo introdotti marchi di richiamo, soprattutto per l’intimo, ora abbiamo molti più giovani». Sono anche i turisti a fare la fortuna del negozio. Lavoriamo molto con le fiere. Sono clienti fedeli che tornano di anno in anno, sapendo di trovare capi intramontabili di qualità». “Dal 1933 al vostro servizio nel cuore di Bologna”, recita la locandina appesa in vetrina. Cazzola è nelle mani della quarta generazione, saranno i giovani a traghettare il negozio per altri 90 anni.

Sabrina Camonchia, la Repubblica Bologna – 8 novembre 2023