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Il talento di Carlotta Gargalli, prima donna all’Accademia di Belle Arti

La pittrice bolognese rivalutata con uno studio e una mostra al Museo Ottocento: il periodo a Roma e l’influenza di Canova

Non è certo la quantità di opere esposte che definisce il valore di una mostra, ma la qualità. E qui ci siamo. ’Carlotta Gargalli (1788 – 1840) Una pittrice bolognese nella Roma del Canova’ è l’esposizione, visibile da oggi al Museo Ottocento (piazzetta San Michele 4/C) a cura di Ilaria Chia e Francesca Sinigaglia, che mette in rilievo la straordinaria personalità pittorica di questa artista, molto apprezzata anche dal critico Vittorio Sgarbi.«Questa esposizione è la prima di un ciclo dedicato alle donne pittrici – sottolinea Eva degl’Innocenti direttore del Settore Musei Civici Bologna – ed è frutto di una proficua collaborazione tra pubblico e privato, inoltre dedica attenzione ad un’artista, forse poco conosciuta, ma che allora era considerata ’l’Elisabetta Sirani dei nostri tempi’». «Affrontare, studiare il mondo della Gargalli – afferma la Sinigaglia –, indagare sul fondamentale apporto del grande scultore Canova all’avvio della sua carriera, era vitale per promuovere pubblicamente, ai livelli che merita, una pittrice che ha sottolineato, sulla linea delle grandi artiste come la Fontana, la Gentileschi e la Sirani, il difficile ruolo delle donne nell’affermazione della propria attività pittorica in un mondo maschile».«Allora – sottolinea Giancarlo Tonelli, direttore generale di Confcommercio Ascom Bologna – grande merito va alle curatrici che hanno realizzato una mostra che aggiungerà un altro successo a quelli che il Museo ha raggiunto in pochi mesi di vita, grazie al lavoro instancabile della direttrice Sinigaglia, che noi, come Ascom, abbiamo appoggiato sin dalla nascita del Museo». 

Il catalogo bilingue realizzato dalle curatrici è la prima monografia pubblicata su Carlotta Gargalli. Tra i venti quadri presenti in mostra, 10 sono della Gargalli, gli altri di artisti coevi, come Pelagio Palagi. Tutti provengono da Istituzioni come la nostra Pinacoteca, MAMbo, Museo della Musica, Galleria degli Uffizi e Accademia di Belle Arti di Bologna. Quest’ultima rappresenta un focus nella vita della Gargalli, come ha sottolineato la Chia, perché la pittrice fu la prima donna a frequentarla nel 1804, per poi, attraverso l’interessamento di Canova, arrivare a Roma ed entrare all’Accademia del Regno Italico, fucina di nuove esperienze neoclassiche. Purtroppo non gradite alla nostra Accademia una volta riscontrate nei quadri della Gargalli.

Esperienze che chiaramente si ritrovano nel ’Ritratto della famiglia De’ Bianchi’ e nelle 3 opere della Pinacoteca: ’Ritratto di ecclesiastico’, ’Aiace’ e ’Pirro che minaccia di uccidere Astianatte’. Degni di nota anche le opere dei coevi, come Giovan Battista Bassi con i suoi paesaggi, Gaspare Landi che dipinge Bianca Milesi, collega della Gargalli a Roma (quadro ora di proprietà della Galleria degli Uffizi). Chiude il 7 gennaio 2024. Aperto tutti i giorni dalle 10 alle 19.

Nicoletta Barberini Mengoli, Il Resto del Carlino -1 novembre 2023

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