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Zinelli, a fine anno l’ultimo atto. Chiude lo storico negozio di tessuti. «Apprezzati da generazioni di clienti»

Nata negli anni ’30, la ditta abbasserà le serrande il 31 dicembre: «Siamo anziani e non c’è ricambio». Da oggi e prende il via una vendita promozionale che durerà fino alla cessazione dell’attività

È una lunga storia quella custodita all’interno del negozio di tessuti Zinelli, sito al numero 7 di Via Caprarie. Una storia autentica, fatta «di passione e di grande qualità», che, dopo ottantasei anni di attività, si avvia verso l’ultimo capitolo. Nel 1937 Giuseppe Zinelli aprì le porte di quello che sarebbe diventato un vero e proprio punto di riferimento per i bolognesi. In seguito alla sua morte, l’attività passò nelle mani dei figli Luigi e Antonio e, dopo il decesso prematuro del fratello, Luigi rimase al timone dell’azienda con la moglie Sandra Albanelli dal 1990 al 2002, anno in cui morì. Lei e il figlio di Luigi, Giuseppe, hanno continuato a portare avanti il negozio con grande tenacia. Albanelli spega commossa: «Gli anni però passano e manca il ricambio generazionale. Per questo, a fine anno le serrande si abbasseranno. In queste mura rimarrà sempre una buona parte della mia e della nostra vita». 

Qual è il segreto che vi ha sempre contraddistinti?

«La qualità è il nostro segno distintivo, così come fondamentale per noi è l’onestà e il rispetto del cliente, perché sono proprio i clienti ad essere il patrimonio della ditta Zinelli. Rispetto al passato è cambiato il mondo, così come il commercio, ma i clienti affezionati sono sempre rimasti. Qui si sono creati legami d’amicizia e stima profonda. Generazioni di clienti hanno continuato ad acquistare da noi». 

Cosa significa chiudere le porte di questa realtà? 

«Sono arrivata qui nel Novanta e avevo paura che trascorrere ventiquattro ore insieme potesse influire sul rapporto con mio marito, ma non è successo. Il negozio Zinelli ha alle spalle una lunga storia di affetto e collaborazione. E se mi guardo indietro ho tantissimi ricordi indimenticabili: il mio sogno era che la ditta potesse continuare, ma l’età avanza, i tempi cambiano e non c’è ricambio generazionale. A volte la vita costringe a prendere decisioni, anche quando queste provocano un forte dispiacere. Così, a partire da oggi, ci sarà una vendita promozionale e il 31 dicembre si abbasseranno le serrande. Sto ricevendo moltissime dimostrazioni d’affetto, che confermano la storia e il legame che le persone hanno con questo posto. Così come lo conferma tutto quello che è stato fatto in questi anni. Spero, per questo motivo, di lasciare un buon ricordo». 

Tra i suoi tanti e diversi ruoli, lei è stata anche membro di giunta in Confcommercio Ascom e presidente regionale di Aidda (Associazione imprenditrici e donne dirigenti d’azienda). Che consiglio darebbe a chi vuole aprire un’attività? 

«Per qualsiasi attività è importante stare al passo coi tempi. Questo perché anche noi abbiamo sempre da imparare. E chi, se non le associazioni, possono aiutarti a farlo, portando un valore aggiunto? Io, in primis, ho imparato e scoperto tanto lungo questo percorso».

Giorgia De Cupertinis, Il Resto del Carlino – 31 ottobre 2023

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