Il sindaco Lepore racconta la misura in vigore per una sola notte: «Ci saranno navette per offrire la possibilità di uscire dal centro». Il questore Fusiello: «Noi, in prima linea contro lo spaccio»
Piazza Aldrovandi a numero chiuso. Almeno per una notte, quella di Halloween. È questa una delle misure che il Comune prenderà per cercare di arginare la ‘malamovida’ che spaventa i residenti della zona universitaria e dintorni. Nella notte tra 31 ottobre e 1° novembre «limiteremo gli accessi a piazza Aldrovandi, un po’ come si fa a Capodanno o per il Cinema in piazza. Il diritto alla salute dei residenti è importante, il fatto che ci siano tante persone diventa un problema anche per i commercianti e i ragazzi stessi che la frequentano».
Sono le parole del sindaco Matteo Lepore, intevistato l’altra sera insieme al Questore, Isabella Fusiello, nel Salotto di Patrizia Finucci Gallo, che si è tenuto all’Hotel ‘il Guercino’ di via Serra. «Gestiremo l’afflusso – continua Lepore -: non ci sarà la consumazione obbligatoria, si potrà entrare e uscire liberamente ma ci sarà un contapersone. E ci saranno navette che diano la possibilità di andare anche nei locali fuori dal centro storico. Questo è il primo esempio di collaborazione condivisa di una piazza tra noi, i negozianti e i cittadini». I dettagli saranno discussi nel Comitato per l’ordine pubblico della prossima settimana. Si tratta di un tassello di un progetto più ampio, che punta a spostare parte della movida fuori dalle mura: «Ma serve tempo», aggiunge Lepore. Intanto, sono scattati i primi provvedimenti sulle chiusure degli esercizi che violano i paletti sugli orari o sulla vendita di alcolici, sottolineati sia dal sindaco sia dal Questore. Fusiello ha rivendicato i successi nel contrasto alla spaccio in zone come piazza Verdi e via XX settembre, ma anche il recente maxi-sequestro di coca dal Venezuela eseguito dalla sezione anti-droga della Squadra Mobile. «II nostro lavoro è a 360 gradi e va dal contrasto allo spaccio ai controlli nei locali. Continueremo a farli – spiega Fusiello – e ad applicare i provvedimenti dovuti (chiusure temporanee fino al ritiro della licenza, ndr), che sono un buon detererrente. Chi gestisce i locali, ha anche la responsabilità di rispettare le regole. Giusto cercare di limitare il numero di giovani che frequentano le piazze, c’è un gruppo formato dalle forze dell’ordine e dal Comune e qualche buona idea verrà certamente».
E proprio una bacchettata ai proprietari immobiliari arriva dal sindaco. «Ci sono alcuni proprietari immobiliari di locali che vendono cicchetti da due euro e che hanno avuto anche sanzioni, che poi continuano ad affittare a gestori che mantengono i medesimi comportamenti – osserva Lepore -. I proprietari sono persone fisiche che scelgono di affittare sempre allo stesso ‘giro’ di commercianti: chi sfrutta la malamovida deve farsi un esame di coscienza».
Andrea Bonzi, Il Resto del Carlino – 18 ottobre 2023
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