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Soldi per le zone alluvionate. Via Saffi e le Ganzole sono ’salve’

Le due zone sono state comprese nel decreto legge 61, dopo il cosiddetto errore della ’Pec’

Via Saffi e le Ganzole (zona del Comune di Sasso Marconi, con l’osteria travolta dalla piena) rientreranno nell’applicazione del decreto legge 61 che riguarda la tremenda alluvione di maggio (poi convertito nella legge 100 del 31 luglio 2023). Disposizioni importanti, dal fondo di garanzia per le piccole e medie e imprese alle sospensioni di adempimenti e pagamenti, come i mutui. L’allargamento dello spettro d’efficacia della legge era stato chiesto a gran voce da Palazzo d’Accursio, ma la mancata ricomprensione delle zone bolognesi alluvionate (oltre al Paleotto, che invece era già dentro) fu causata dal cosiddetto errore ‘della Pec’, con la missiva che conteneva la richiesta specifica che fu spedita dalla Regione Emilia-Romagna precedentemente all’insediamento del commissario Francesco Paolo Figliuolo. Superato questo misunderstanding, la stura per le due zone colpite dal disastro è comunque arrivata.La proposta al ministro Nello Musumeci è giunta direttamente dalla struttura commissariale, dopo una ulteriore ricognizione di Figliuolo nei territori alluvionati.

La proposta, a quanto risulta, è stata integralmente recepita dal ministero, e via Saffi e la Ganzole non esaurirebbero la lista dei nuovi territori ricompresi. Per l’entrata in vigore della modifica si attende solo l’ufficialità.Tra le rilevanti novità che sono incluse nella legge 100, va sicuramente ricordata la sospensione dal primo maggio al 30 giugno 2023 delle rate dei mutui e dei finanziamenti, nonché dei pagamenti di canoni per contratti di locazione finanziaria su immobili divenuti inagibili o su immobili strumentali. La possibilità è stata estesa anche a società e imprese. I due miliardi di euro stanziati vengono spalmati nei vari settori e su diversi fronti. Inoltre sono state autorizzate estrazioni straordinarie di Lotto e Superenalotto interamente dedicate all’emergenza e, tra le forme di copertura di ulteriori provvedimenti ritenuti necessari, ci sono anche alcune proposte formulate dal ministero dell’Economia, come la vendita dei mezzi confiscati alla mafia dall’agenzia delle Dogane. Istituito anche un fondo, con una dotazione di 10 milioni di euro per l’anno 2023, da destinare al sostegno delle attività turistiche e ricettive, inclusi i porti turistici, gli stabilimenti termali e balneari, i parchi tematici, i parchi di divertimento, gli agriturismi e il settore fieristico.

Paolo Rosato, Il Resto del Carlino – 3 ottobre 2023

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