Soddisfazione dal Comune: «Cifre che attestano l’aumento dell’attrattività di Bologna come meta turistica»
Nuovo record di incassi a Bologna grazie alla tassa di soggiorno. Nei primi sei mesi di quest’anno, il Comune ha ricevuto 6,4 milioni di euro, in aumento rispetto al 2022 quando erano stati incassati 4,9 milioni di euro nello stesso periodo dell’anno. «Con questo andamento – si stima a Palazzo d’Accursio – è dunque prevedibile che gli incassi a fine anno si attestino attorno ai 12 milioni di euro totali», in crescita rispetto ai 10,9 milioni del 2022. Si tratta di una «cifra record» rispetto agli anni scorsi, sottolinea il Comune, che conferma «l’aumento dell’attrattività di Bologna come meta turistica». Nel 2018 grazie alla tassa di soggiorno erano stati incassati 6,9 milioni di euro, saliti a 10,4 milioni nel 2019. Tre anni fa, a seguito della pandemia e delle restrizioni per l’emergenza Covid, la cifra era crollata a 2,8 milioni di euro, risalita poi nel 2021 a 5,2 milioni. «Tre gli ambiti principali – ricorda il Comune – nei quali verranno impiegate queste risorse, come previsto dalla legge cultura, manutenzione e pulizia della città, promozione turistica». Ma le novità non finiscono qui. Perché anche l’Appennino bolognese pensa all’introduzione della tassa di soggiorno dal prossimo anno. A confermarlo è Marilena Lenzi, assessora al Turismo del Comune di Sasso Marconi. «Ci stiamo ragionando – conferma Lenzi – e ci confronteremo con gli altri Comuni dell’Appennino per definire una tassa equa e giusta per i turisti e che sia anche uniforme su tutto il territorio». Bisognerà inoltre convincere le associazioni di categoria, in particolare commercianti e albergatori.
L’arrivo della tassa di soggiorno in montagna (a oggi nessun Comune la applica) è legato al fatto che proprio Sasso Marconi è in predicato di diventare il nuovo hub dell’informazione turistica per tutto l’Appennino bolognese, con la possibilità anche di vendere pacchetti turistici. A Sasso dunque aprirà una sorta di piccola Bologna Welcome, sul modello della sede attiva ormai da anni in piazza Maggiore. Questo hub, che avrà anche una redazione tutta sua per la produzione e diffusione delle informazioni, sarà affiancato da tre sedi distaccate (tre spoke) a Porretta, Monghidoro e Lizzano, per coprire le tre vallate della montagna bolognese.
Il Resto del Carlino, 20 settembre 2023
Le associazioni: “Vanno forte i prodotti della tradizione. Giusto comprare nei nostri negozi di prossimità, aspetto che dà linfa vitale a quartieri e territorio”