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Villaggio della Salute da record. Superate le 150mila presenze

Il general manager Prantoni: «Luglio e agosto sono stati mesi da incorniciare, battuti tutti i pronostici»

Migliore anno della storia. L’estate 2023 regala al Villaggio della Salute il record il presenze all’acquapark, con numeri-monstre che premiano anche le nuove scelte volute dal fondatore Antonio Monti e concretizzate da uno staff che, altro punto a favore, si scopre sempre più giovane. Partendo dalle presenze, a risalire la vallata del Sillaro fino a raggiungere l’oasi di acqua e di verde sono stati questa estate oltre 150 mila persone, un numero che era davvero difficile pronosticare a inizio estate. «In principio non siamo certo stati fortunati – ammette il general manager del Gruppo Monti, Graziano Prantoni –. Abbiamo dovuto far slittare l’inizio di stagione, solitamente previsto verso la fine di maggio, agli inizi di giugno, ma proprio a giugno ci siamo ritrovati con 18 giorni di pioggia, più della metà del mese in sostanza con l’acquapark rimasto vuoto». 

Tutto lasciava presagire, insomma, che sarebbe stata un’estate di sofferenza per una struttura che dà lavoro a decine di stagionali, soprattutto giovanissimi, e che anche nelle giornate di clima così così non si può permettere di tenere sguarniti chioschi e punti di ristoro. Invece, poi, sono arrivati sole e caldo, e la stagione ha svoltato in modo deciso. «Luglio ha avuto un pieno straordinario di affluenze, lo stesso dicasi per agosto. A settembre, poi, abbiamo già deciso di allungare l’apertura di una settimana», spiega Prantoni. Si naviga a vista, però, perché se settembre dovesse regalare, come alcuni meteorologi prevedono, un’altra appendice di estate con termometri oltre i 30 gradi, si potrebbe decidere anche di andare avanti qualche giorno in più. Una crescita, quella estiva del Villaggio, che non riguarda soltanto le presenze: «La ristorazione ha fatto segnare una crescita importante, attestabile sul 25%, e anche i chioschi sono cresciuti con percentuale in doppia cifra».

Interessante poi il tema dei soggiorni, anche questi cresciuti «nonostante le frane abbiano reso inagibili sia Cà di Lucca che Cà di Sasso». Meno posti letto, dunque, ma più soggiorni, con arrivi «da diverse regioni italiane, e alcuni anche da fuori confine. Il tempo medio di soggiorno è dalle 2 alle 3 notti – conclude Prantoni –. Sempre di più sono le persone che chiamano per prenotare con pochissimo anticipo, talvolta anche il giorno stesso». Volano le prenotazioni online, giunte a quota 35%.

Claudio Bolognesi, Il Resto del Carlino – 16 settembre 2023

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