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Il fronte del commercio. I dubbi di Tonelli: «Nuovi limiti e cantieri. Così si rischia il caos»

Il direttore dell’Ascom rilancia: «Vanno rivisti gli orari della città». Poi tende la mano al sindaco: «Ha rassicurato, bene i confronti nei quartieri»

«La preoccupazione c’è. La Città 30 è un provvedimento che parte da un obiettivo condivisibile: evitare incidenti. Ma va calato in maniera pragmatica e non ideologica nel contesto della città». Giancarlo Tonelli, direttore di Ascom, da una parte sottolinea i dubbi dei commercianti sulla misura, dall’altra apprezza il tentativo del sindaco Matteo Lepore di rassicurare i cittadini con incontri nei quartieri. 

Tonelli, allora, che cosa ne pensa della Città 30?

«L’obiettivo di evitare morti in strada è un obiettivo importante su cui ovviamente siamo d’accordo. L’intervista del sindaco al Carlino, inoltre, dimostra la volontà di dare rassicurazioni alla città rispetto all’introduzione di un provvedimento che sicuramente è stato letto in maniera non favorevole da una parte significativa del territorio. Quindi ci fa piacere che Lepore abbia annunciato incontri nei quartieri. Ascom è molto presente sia in centro sia in periferia, con le tante attività del commercio, del turismo e dei servizi. Attendiamo gli sviluppi futuri». 

Che cosa non la convince? 

«Intanto il ’timing’. Ci saranno due linee del Tram, il Passante di mezzo e la rete ferroviaria metropolitana che permetterà di collegare centro e periferia in maniera più rapida. Per intenderci: se l’obiettivo è costruire la città dei 15 minuti, benissimo. Ma avremmo preferito che l’avvio della Città 30 non corrispondesse con la partenza dei cantieri delle grandi opere». 

Teme maxi ingorghi tra inizio delle scuole, cantieri, fiere, nuovi limiti di velocità?

«Il rischio esiste. Per questo, nel momento in cui si parla di Città 30, la revisione del piano regolatore degli orari della città è un tema molto forte. C’è un picco di traffico, dalle 7.45 alle 8.45 di ogni mattina, ad esempio, con la sovrapposizione di movimenti tra famiglie e imprese, che si spostano tutti insieme e negli stessi orari. Con il presidente di Ascom, Enrico Postacchini, entro fine mese consegneremo all’amministrazione comunale una nostra proposta per rendere più fluida la circolazione». 

Le multe per chi non rispetta i nuovi limiti partiranno a gennaio 2024: è ragionevole?

«Da tempo segnaliamo la necessità di una maggiore presenza della municipale in strada. Al di là delle sanzioni per chi non rispetta i nuovi limiti, serve un approccio preventivo. A ostacolare la sicurezza c’è la mancanza di rispetto delle regole del codice della strada: dall’uso di alcol e sostanze stupefacenti, all’utilizzo del telefonino alla guida. Ma servono anche interventi per regolamentare chi non rispetta il Codice andando in bici o sui monopattini. Insomma, se il primo gennaio 2024 inizieranno le multe sulla Città 30, i vigili prestino prima molta attenzione a questi altri fenomeni». 

Come stanno valutando i vostri associati questa rivoluzione della mobilità? Già sulle nuove piste ciclabili di via Mengoli e via Laura Bassi ci sono state polemiche…

«I commercianti stanno vivendo un momento complicato, i consumi sono ancora altalenanti. È chiaro che vogliono capire meglio che cosa comporterà la Città 30. Per questo è necessario fare valutazioni ’zona per zona’, per capire dove ci sono le condizioni per andare avanti e dove no. Insomma, serve un confronto. Vero. Lo stesso che ci aspettavamo in merito alle nuove ciclabili: andavano coinvolti coloro che in quelle zone ci vivono e lavorano, non solo i ciclisti. Spostare i posti auto o perderli è un problema, visto che non ci sono parcheggi sotterranei in città».

Rosalba Carbutti, Il Resto del Carlino – 17 settembre 2023

Giancarlo Tonelli, Direttore Generale Confcommercio Ascom Bologna

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