La paura dei residenti: «La notte qui assistiamo a scene folli» I commercianti allo stremo: «Se andiamo avanti così, chiudiamo. Abbiamo fatto tante denunce, ma non cambia mai niente»
«Non è per niente una zona tranquilla, ogni giorno assistiamo a episodi di spaccio, aggressioni, litigi o gente ubriaca molesta». Giada Santunione lavora in un’ottica in via Giovanni Amendola, vicino via Don Minzoni dove, lo scorso fine settimana, una donna è stata seguita fin dentro l’androne del palazzo, spinta nell’ascensore e abusata. In pieno centro, in pieno giorno. «Lavoro qui da quattro anni -racconta Giada -, e la situazione non fa altro che peggiorare con persone sempre più pericolose». Da anni, infatti, residenti e commercianti denunciano lo stato di degrado in cui versa la zona cne comprende tutte le vie che si diramano da Piazza dei Martiri: da via dei Mille a via Amendola, fino a via Marconi e via Don Minzoni. «Siamo arrivati a pensare che è meglio chiudere piuttosto che avere un negozio in questa zona – spiega Carlo Simoni, titolare dell’ottica Caporaso -, qui davanti c’è un costante posteggio di nordafricani che chiedono elemosina, oppure ubriachi aggressivi che lasciano o spaccano bottiglie di vetro e non c’è modo di risolvere la situazione se non tornare indietro di trenta o quaranta anni’. quando vivere e lavorare in questa zona era un piacere».In via Gramsci, invece, Gianluca Dall’Osso, titolare del salone Bruno l’Equipe, denuncia i ripetuti episodi di vandalismo che la sua attività sta subendo negli ultimi anni.
«Qualche notte fa – ci racconta mentre ci mostra il video delle telecamere di sorveglianza – un tizio ha staccato con la forza l’insegna del mio negozio scaraventandola dall’altra parte della strada. Mentre a giugno – anche in questo caso ci mostra il video-, due uomini ubriachi si sono picchiati davanti al mio negozio per mezz’ora e la mattina ho dovuto pulire il sangue». Gianluca sottolinea di aver fatto più volte presente alle autorità lo stato di degrado e pericolo della zona «ma le cose non cambiano, specialmente di notte quando le attività sono chiuse, da questo quadrilatero che comprende anche la stazione e via Boldrini arrivano continue denunce eppure ogni giorno sono costretto ad allontanare malintenzionati che si avvicinano al mio negozio … prima o poi mi prenderò due pugni, ne sono certo». critica per i residenti, che di notte assistono a risse e spaccio sotto le proprie finestre, come racconta Francesco Leo, residente in via dei Mille: «Ci vorrebbero dei presidi fissi h24 della polizia, con anche degli agenti in borghese, per arginare un po’ il problema. Ci sono soggetti che fanno finta di buttarsi sotto le macchine sulle strisce pedonali per inventarsi presunti investimenti. Nei pressi di via dei Mille, poi, c’è un vicoletto dove, spesso, spacciatori e tossici nascondevano la droga sulle ruote delle auto parcheggiate per non farsi scoprire dalla polizia che noi residenti abbiamo più volte chiamato».
In via Don Giovanni Minzoni, in questi giorni finita sulle pagine di cronaca, Angelo Fratti (titolare della ferramenta Boselli) ci fa notare che nonostante il degrado la situazione è comunque migliorata rispetto a qualche anno fa: «Intorno alla fine degli anni novanta in questa zona veniva distribuito il metadone talmente era alta la presenza di tossici in zona. Adesso gli ubriachi o soggetti alquanto aggressivi non sono niente in confronto a quello che c’era anni fa quando c’erano persone che non avevano alcun tipo di limite verso niente e nessuno. Tuttavia – conclude Angelo – l’idea di un presidio fisso migliorerebbe di sicuro le cose».
Marco Santangelo, Il Resto del Carlino – 1 settembre 2023