All’aeroporto Marconi per la prima volta è stato superato a luglio il milione di passeggeri
Aperti per ferie. Nelle città d’arte della nostra regione, il ‘deserto’ agostano descritto nelle cronache di qualche anno fa è solo un ricordo. Un tempo, chi non andava in vacanza vagava per le vie assolate di città fantasma alla ricerca di un alimentari rimasto coraggiosamente aperto. Per interi isolati non si trovava una saracinesca alzata o un’insegna accesa. Oggi – complice il boom del turismo trainato dai voli low-cost (Ryanair docet) e dai B&B, e le mutate abitudini vacanziere – le nostre città d’arte restano, appunto, aperte per ferie. E piene di turisti. Anche a Ferragosto non sarà difficile trovare bar e ristoranti aperti. Nei soli primi sei mesi dell’anno, calcola l’Ufficio statistico della Regione, gli arrivi e le presenze sono aumentati del 18,3% e del 14,6%. E i dati estivi faranno impennare queste percentuali. In testa troviamo Modena con un +25,9% di arrivi e +15% di presenze; seguono Bologna, Ferrara, Parma, Forlì, Piacenza, Reggio Emilia, Ravenna e Cesena. Bologna fotografa bene l’entità del fenomeno. In dieci anni, sotto le Due Torri le presenze turistiche sono aumentate del 46,2%. Nel 2022, secondo Bologna Welcome, gli arrivi sono stati 1,4 milioni, con oltre 3,1 milioni di pernottamenti. E il trend del 2023 fa pensare che si andrà verso un’estate (e un’annata) da record. Con una percentuale di stranieri – concentrata nel centro storico – che supera il 55%.All’aeroporto ‘Marconi’ di Bologna, i passeggeri sui voli internazionali rappresentano il 75% del totale, con un + 13,7% su luglio 2022. Un mese da record per lo scalo bolognese, che per la prima volta ha superato il milione di passeggeri. In questi mesi estivi, da giugno a oggi, gli alberghi di Bologna hanno sfiorato il tutto esaurito. Con punte di occupazione, a luglio, superiori al 90%. Nei primi giorni di questo mese, l’occupazione media delle camere segna un +14%.E il commercio si è adeguato. Secondo Ascom Confcommercio, in questo mese di agosto, a Bologna, più della metà dei negozi in centro storico è rimasta aperta; il 40% entro i viali di circonvallazione; uno su quattro in periferia. Il borsino del turismo, come già detto, ha il segno più stabile anche in altre città d’arte della regione. A Modena, secondo i dati della Regione, le presenze sono aumentate del 25%, con un vero boom di stranieri. Dati molto positivi anche a Ravenna, che pure sconta l’eco negativa dell’alluvione. «Rispetto ai primi sei mesi dell’anno, il turismo è cresciuto del 12% rispetto al 2022», stima il sindaco Michele de Pascale. Nel solo mese di giugno si è arrivati a un +11%. E luglio e agosto fanno molto ben sperare.
Luca Orsi, Il Resto del Carlino – 14 agosto 2023
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