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I tassisti stoppano il governo “Intesa vicina col Comune”

“Soluzione col Comune per altre 40 auto”. Massimo Sarti, presidente di Ascomtaxi: “A Bologna ci sono 722 taxi – spiega – il 20% di licenze in più non servono

«A Bologna il 20% di licenze di taxi in più sono troppe e comunque da quanto mi risulta, dalla bozza che sta circolando, il Governo lascia ai comuni la deroga per decidere quante nuove licenze immettere sul mercato fino a un massimo del 20%. Poi ancora il testo definitivo non è stato varato».

Il presidente di Cotabo Riccardo Carboni risponde così al pacchetto per risolvere la carenza cronica di auto bianche nelle grandi città annunciato dal Ministro per le Imprese Adolfo Urso all’interno del Decreto Omnibus. Affidando piuttosto la speranza di un miglioramento del servizio per i bolognesi alla trattativa che da un anno è in corso con il Comune, che dovrebbe essere prossima a un accordo. «Il prossimo incontro sarà il 30 agosto – spiega Carboni – ma ormai siamo ai dettagli, l’accordo lo abbiamo trovato. Poi mi preme sottolineare che noi non siamo contrari in assoluto al rilascio di nuove licenze, ma quello che stiamo portando avanti è un piano strutturato che consenta di mettere d’accordo tutti, utenti con tassisti. Poi ammettiamo che negli ultimi tre mesi il servizio è stato carente, ma per una serie di fattori concomitanti, dall’alluvione al boom di turisti, ora però la situazione è tornata alla normalità. Ma è vero le esigenze della città sono mutate, non solo o tanto in termini di numeri assoluti di utenti, ma di giorni e orari. Se una volta lavoravamo soprattutto dal lunedì al venerdì, ora il weekend necessita di più mezzi. Anche di questo stiamo discutendo con l’amministrazione per rivedere gli orari del servizio che sono in capo a loro».

Un capitolo a parte è quello relativo all’aeroporto e alle lunghe attese, spesso di notte, a cui sono costretti i bolognesi all’arrivo ma pure alla difficoltà di trovare un’auto disponibile per raggiungere il Marconi. «Su questo però vorrei evidenziare che sui taxi si scaricano responsabilità non solo nostre. La prima è che specie in estate sono diversi i voli che arrivano oltre l’orario consentito, la seconda è che andrebbe mantenuto anche il servizio pubblico perché noi non riusciamo a coprire tutto. Il People Mover e l’autobus notturno non garantiscono il servizio tutta la notte, ci siamo solo noi, ma da ogni volo scendono una media di 150 passeggeri».

Anche per Massimo Sarti, delegato sindacale di Ascom, è più facile che la soluzione venga dalla trattativa con il Comune che dal Governo. «A Bologna ci sono 722 taxi – spiega – il 20% di licenze in più non servono, l’ipotesi in campo con Palazzo d’Accursio ne prevede al momento una quarantina. A queste però si dovrebbero aggiungere una settantina di doppie guide: auto che fanno due turni, in maniera strutturata però, e questa è la vera novità. Un primo turno fino alle 17, orario in cui partirebbe il secondo che andrebbe così a coprire la fascia serale, una delle più critiche. Inoltre le 90 licenze a conduzione familiare, guidate a turni da due membri legati da vincoli di parentela, subiranno una netta trasformazione.

Ad eccezione del caso di marito e moglie che potranno continuare su un turno di 12/14 ore, gli altri – cugini, zii, figli – dovranno rientrare nel regime della doppia guida». Sarebbero queste le principali novità per il servizio taxi sotto le torri: un incremento che tra turni e nuove licenze si aggirerebbe teoricamente intorno a 120 tassisti in circolazione in più. «Di buono, l’annuncio del governo porta con sé la promessa di accelerare i tempi per arrivare a nuove licenze e questo speriamo possa dare una mano a rendere operativa presto l’intesa con Palazzo d’Accursio». Dal Comune al momento preferiscono non commentare. «Aspettiamo di vedere la norma, anche perché la discussione con i tassisti è in corso».

Emanuela Giampaoli, la Repubblica – 9 agosto 2023

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