L’allarme di Barbara Panzacchi, sindaca di Monghidoro: «La strada della Futa non basterà per superare l’inverno»
Mentre in Senato si discute la conversione in legge del dl alluvioni, i sindaci delle aree colpite da allagamenti e frane guardano con preoccupazione ai prossimi mesi. Perché gli interventi da fare sono ancora moltissimi. Inoltre, l’autunno è alle porte e ci sono piccolissimi centri montani, anche sull’Appennino bolognese, che non sono di fatto raggiungibili. «A Monghidoro abbiamo ancora 19 persone evacuate», spiega la sindaca Barbara Panzacchi, nel corso della riunione congiunta delle commissioni metropolitana e comunale di Bologna sulla situazione attuale, che si è tenuta ieri.
«Abbiamo avuto 56 frane nel nostro territorio – dice la prima cittadina –. Ci sono alcune strade, però, che non potranno essere ricostruite. Stiamo realizzando strade in punti dove prima non c’erano. Se non riusciremo a farlo entro l’inverno, queste 19 persone resteranno fuori dalle loro case per altri mesi», ammonisce Panzacchi, che chiede anche quando saranno rimborsate le somme sborsate dai Comuni per gli interventi urgenti. «Sono fondi sottratti agli investimenti. Senza contare che avremmo bisogno di un ‘tesoretto’ per far fronte» a eventuali eventi futuri, aggiunge la sindaca. Monghidoro attualmente è collegato alla città attraverso la Futa, che è stata riaperta anche se in molti tratti si circola su una sola carreggiata, mentre la Fondovalle Savena resta sbarrata a causa della frana alle gole di Scascoli, avvenuta ben prima dell’alluvione di maggio. «Noi l’inverno sulla Futa non ce la faremo a farlo», avverte Panzacchi. «La viabilità è già difficile adesso, figuriamoci in inverno», scuote la testa il sindaco di San Benedetto Val di Sambro, Alessandro Santoni.
In questo quadro preoccupante, c’è però una buona notizia. A partire dal tardo pomeriggio di oggi verrà infatti riaperta parzialmente la strada SP7 Valle dell’Idice a Monterenzio, con le seguenti limitazioni: nei giorni festivi e di notte, sarà aperta a senso unico alternato regolato da semaforo e, per il momento, sarà chiusa nei giorni feriali indicativamente dalle 8 alle 17 per ancora due settimane, con ripristino della deviazione sul Guadolo, ad eccezione dei bus di linea Tper, che potranno attraversare il cantiere della SP7 anche in quella fascia oraria. Paolo Crescimbeni, consigliere delegato alle Infrastrutture viarie e alla Manutenzione delle strade, dichiara: «Naturalmente il lavoro proseguirà anche nel mese di agosto per riavere il normale uso della strada»
il Resto del Carlino, 28 luglio 2023
Le associazioni: “Vanno forte i prodotti della tradizione. Giusto comprare nei nostri negozi di prossimità, aspetto che dà linfa vitale a quartieri e territorio”