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Riapre la galleria del Signorino. Boccata d’ossigeno per la Porrettana

Da oggi il traforo al confine con la Toscana torna transitabile a doppio senso di marcia

Non c’è pace per il tratto della strada statale Porrettana che collega Ponte della Venturina con Pistoia. Ma c’è una buona notizia, quella legata al fatto che da oggi la Galleria del Signorino tornerà ad essere transitabile in entrambi i sensi di marcia, ma la fine di questi lavori va a coincidere con l’apertura di un cantiere in movimento che dovrà riasfaltare il tratto tra Capostrada e Ponte della Venturina. Anas fa sapere che l’opera dovrebbe concludersi l’11 agosto e che le chiusure non saranno superiori al chilometro di lunghezza per cui si viaggerà a senso unico alternato con la circolazione che sarà regolata da semafori o da movieri. I lavori saranno sospesi nelle giornate prefestive e festive, quando la statale sarà percorribile in entrambi i sensi di marcia. Visti i precedenti i condizionali sui tempi e sui modi sono un obbligo, dato che la galleria del Signorino doveva essere completamente riaperta un anno fa.

Allo stesso tempo bisogna riconoscere che la struttura rinnovata ha un indice di sicurezza molto più alto rispetto al vecchio traforo. L’illuminazione a led rende omogenea la visuale per il chilometro e centosei metri della lunghezza del tunnel e poi vi sono un nuovo rivestimento lungo tutta la volta dell’opera viaria e un terrapieno in entrambi i sensi di marcia che è andato a ridurre la grandezza della carreggiata. Infine, al centro, vi è uno spazio, che prima non c’era, e serve ad agevolare il transito dei mezzi in massima sicurezza col divieto assoluto di sorpasso. Complessivamente i costi dell’opera dovevano aggirarsi attorno agli 8 milioni di euro, ma il fatto che i tempi di esecuzione siano raddoppiati avrà sicuramente fatto lievitare questa cifra.

Resta, però, la rassegnazione degli operatori turistici e dei pendolari che per l’ennesima estate nei loro viaggi devono mettere in conto i possibili ritardi per opere che vengono sistematicamente calendarizzate in quello che dovrebbe essere il momento più delicato dell’anno. Il flusso di persone che trascorrono il loro tempo libero nell’Alto Reno è notevole, incentivato anche dalle nuove iniziative, e non è neppure piccola la quota di lavoratori che tutti i giorni affrontano questo percorso, a partire dal personale dell’ospedale Costa. Una programmazione dei lavori che ascolti di più le esigenze del territorio sarebbe opportuna, cosa del resto i vari enti locali richiedono da tempo.

Massimo Selleri ,Il Resto del Carlino – 19 luglio 2023

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