Bando scaduto
Aggiornamento: la Regione Emilia Romagna con Delibera Num. 1233 del 17/07/2023, ha modificato l’arco temporale degli interventi dei progetti ammessi, indicando che potranno essere avviati a partire dalla data dell’atto di concessione del contributo e concludersi entro la data del 30 giugno 2025.
La Regione Emilia-Romagna ha stanziato 7.000.000,00 di euro per favorire lo sviluppo e il consolidamento dei progetti innovativi in ambito culturale dei soggetti giuridici del settore culturale e creativo.
Possono presentare domanda di contributo i soggetti iscritti al Registro delle imprese o al Repertorio Economico Amministrativo presso la Camera di Commercio competente per territorio con caratteristiche di micro, piccole e medie imprese (MPMI) con sede legale o unità locale nel territorio regionale e che svolgano da almeno due anni attività nei seguenti ambiti:
i. Musica;
ii. Audiovisivo e radio (inclusi: film/cinema, televisione, videogiochi, software e multimedia);
iii. Moda;
iv. Architettura e Design;
v. Arti visive (inclusa fotografia);
vi. Spettacolo dal vivo e Festival;
vii. Patrimonio culturale materiale e immateriale (inclusi: archivi, biblioteche e musei);
viii. Artigianato artistico;
ix. Editoria, libri e letteratura;
x. Area interdisciplinare (relativo ai soggetti che operano in più ambiti di intervento tra quelli elencati).
L’ambito di attività dovrà essere autocertificato in sede di domanda e tale dichiarazione deve risultare desumibile dallo statuto aziendale e/o dal curriculum.
I progetti presentati dovranno avere una dimensione minima non inferiore a 20.000,00 euro, Iva esclusa, essere avviati dal 1° gennaio 2023 e concludersi entro il 30 giugno 2025, e riguardare:
- interventi innovativi in strutture dedicate a rappresentazioni cinematografiche, teatrali, musicali e artistiche per la loro riqualificazione, ristrutturazione, e/o ampliamento;
- interventi innovativi che realizzino innovazione di prodotto e di servizio o realizzino il loro consolidamento;
- investimenti ed interventi innovativi di digitalizzazione e metadatazione del patrimonio aziendale e/o culturale. Al fine di garantire l’omogeneità, la congruenza e l’interoperabilità con i progetti nazionali promossi nell’ambito del PNRR, le attività di digitalizzazione e metadatazione dovranno essere svolte secondo le linee guida contenute nel Piano Nazionale di Digitalizzazione (https://docs.italia.it/italia/icdp/). Il suddetto Piano contiene precisi riferimenti a linee guida, raccomandazioni e standard di riferimento ampiamente condivisi a livello internazionale per tutte le attività relative alla digitalizzazione dei beni e dunque acquisizione del dato, fino alla sua pubblicazione finale sulla piattaforma della Digital Library.
Le spese ammissibili sono:
a. spese per opere edili, murarie e impiantistiche comprese quelle per la progettazione e la direzione lavori che non potranno superare il 10% dei lavori complessivi compresi nella presente voce;
b. spese per l’acquisto di macchinari e attrezzature – anche nella forma del leasing – di finiture e arredi;
c. spese per acquisto di infrastrutture telematiche, tecnologiche, digitali finalizzate alla realizzazione a titolo esemplificativo di piattaforme, siti web, al miglioramento della connettività di rete, alla digitalizzazione e la dematerializzazione dell’attività, la sicurezza informatica, la fatturazione elettronica, il cloud computing, il business process, compresa la strumentazione accessoria al loro funzionamento;
d. acquisizione di brevetti, licenze software, cloud e di servizi applicativi o altre forme di proprietà intellettuale, spese per la realizzazione d’ideazione del marchio necessari al conseguimento degli obiettivi dell’intervento;
e. spese per beni immateriali: la realizzazione di siti internet e loro aggiornamento; progetti riferiti al commercio elettronico; programmi informatici e servizi per le tecnologie di informazione e della telecomunicazione, realizzazione di show rooms virtuali, marchi e brevetti, banche dati, know how e licenze d’uso concernenti nuove tecnologie di processo o di prodotto relativi al prodotto o servizio obiettivo dell’intervento;
f. spese per l’acquisizione di servizi e consulenze specializzate, relative a titolo esemplificativo:
- design, estetica e stile dei prodotti al marketing ed alla comunicazione;
- sviluppo di progetti finalizzati al riposizionamento/riorganizzazione dell’impresa, coaching, allo sviluppo tecnologico e informatico avanzato dello stesso;
- servizi di digitalizzazione/metadatazione del patrimonio aziendale e/o culturale;
- studi di fattibilità per lo sviluppo delle forme di aggregazione per servizi comuni come per esempio uffici stampa;
- consulenze finalizzate al miglioramento della comunicazione, a favore del mercato; dei clienti e degli stakeholder, nonché per la promozione e l’organizzazione di eventi e manifestazioni di elevato contenuto conoscitivo e di effetto sul mercato di riferimento.
- acquisto di servizi di consulenza strettamente connessi alla realizzazione dei progetti e/o richiesti per la presentazione delle domande;
- consulenze per il trasferimento di nuove tecnologie, la ricerca di nuovi mercati per il collocamento dei servizi, studi di fattibilità e i piani d’impresa, comprensivi dell’analisi di mercato, studi per la valutazione dell’impatto ambientale, spese relative ad iniziative e campagne promozionali debitamente motivate e contestualizzate;
- ottimizzazione per i motori di ricerca (search engine optimisation), indicizzazione siti, spese marketing e promozione prodotti, digitalizzazione, video;
g. spese per la promozione aziendale compresa la progettazione e la diffusione di depliant, locandine, cartellonistica, manifesti, cataloghi strettamente connesse al progetto, spese per la realizzazione di iniziative e strumenti di comunicazione (brochure e/o materiale editoriale), e per la partecipazione a fiere/mercati10, ad esclusione delle spese gia finanziate nel bando internazionalizzazione 2023, relativi al prodotto o servizio obiettivo dell’intervento fino ad un massimo di 10.000 euro.
h. costi generali per la definizione e gestione del progetto. Tale spesa e riconosciuta applicando, ai
sensi dell’articolo 54, comma 1, lettera a) del Regolamento (UE) 2021/1060, un tasso forfettario del 5% della somma delle voci a), b), c), d), e), f) e g) precedenti e non dovrà essere rendicontata attraverso la presentazione di giustificativi e relative quietanze ma solo descritta nella relazione finale in fase di rendicontazione.
La misura agevolativa prevede un contributo a fondo perduto nella misura del 70% elevabile, in caso di premialità, di un ulteriore 10% della spesa ammessa. Contributo massimo ottenibile 150.000,00 euro. I soggetti richiedenti potranno scegliere il regime de minimis o il regime quadro regionale per il sostegno alle imprese presenti nel territorio regionale colpite dalla crisi” dovuta all’aggressione della Russia contro l’Ucraina.
Le domande di contributo dovranno essere trasmesse alla Regione dalle ore 10.00 del giorno 19 luglio 2023 alle ore 13.00 del giorno 21 settembre 2023, tramite la piattaforma regionale Sfinge 2020. La valutazione dei progetti presentati sarà di tipo valutativo a graduatoria. I progetti per la loro ammissibilità dovranno raggiungere un punteggio di almeno 50 punti su 100 (in caso di parità di punteggio si terrà conto dell’ordine di arrivo delle domande).
Per informazioni e chiarimenti contattare Confcommercio Ascom Bologna Ufficio Credito (tel. 051.6487602 – email: credito@ascom.bo.it).