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Viabilità e stili di vita. Orari di punta e traffico. L’Ascom presenterà il suo piano a settembre

Tonelli: «Analizzeremo i flussi dei mezzi pubblici e privati». Venerdì si è avviato un tavolo di lavoro con l’amministrazione. Tra i partecipanti, l’Unibo, i sindacati e organizzazioni di categoria

«Entro la fine di settembre presenteremo all’amministrazione comunale, al tavolo degli interlocutori e alla città, un piano su cui stiamo lavorando». Confcommercio Ascom batte il ferro finché è caldo, dopo l’istituzione di un tavolo di lavoro tra l’associazione, l’amministrazione comunale e molti interlocutori della realtà bolognese, per affrontare la tematica del piano regolatore degli orari della mobilità cittadina.

Giancarlo Tonelli, direttore generale di Ascom, di cosa si tratta? «Come Confcommercio presenteremo una proposta a cui stiamo lavorando con il presidente Enrico Postacchini e il vicepresidente Valentino Di Pisa. II nuovo piano regolatore degli orari deve apportare miglioramenti nella qualità della vita delle imprese, dei cittadini e delle famiglie».

È soddisfatto del tavolo? «È un primo risultato. Siamo molto contenti di aver trovato un’attenzione molto alta da parte degli interlocutori su un tema di grande attualità».

Chi partecipa? «L’amministrazione comunale, con l’assessora Guidone, il direttore generale Valerio Montalto, e i settori della mobilità, della scuola e della piattaforma di movimento della mobilità cittadina, ha invitato l’Università, che rappresenta 90mila studenti, di cui 69mila fuori sede, che incidono sulla mobilità; in più, ci sono le quattro organizzazioni di categoria, Confartigianato, Confesercenti e Cna, i sindacati Cgil, Cisl e Uil, perché il tema riguarda i lavoratori. Per questo, è presente anche la Camera del Lavoro. In più, c’è anche il Caab, per il piano merci e la consegna del fresco in città».

Cosa è emerso? «Sono stati identificati una serie di obiettivi, condivisi da tutti gli interlocutori. La modifica del piano regolatore degli orari è condivisa e riconosciuta da tutti, partendo dall’amministrazione comunale. Verranno forniti i dati di analisi dei flussi del trasporto pubblico e privato. Dopo la lettura, si penserà alle modifiche. Il tavolo insiste anche sul rapporto che c’è tra imprese e lavoratori dipendenti, ragionando su un ingresso in azienda in momenti leggermente diversi da quelli attuali. In più, la piattaforma dà delle indicazioni sui cambiamenti delle abitudini dei bolognesi. Poi c’è il tema piano merci, che va migliorato e analizzato. Dobbiamo creare le condizioni per una migliore mobilità mattutina, creando una fluidità maggiore con una diversa collocazione degli orari di movimento».

Qual è la fotografia attuale? “Da tempo riscontriamo difficoltà sulla mobilità cittadina in determinate fasce orarie. La più complessa va dalle 7.30 alle 8.30, dove avviene la sovrapposizione piena di coloro che vanno al lavoro e di chi accompagna i propri figli a scuola, dall’asilo nido fino alle medie. Ma nella stessa fascia oraria si muovono anche gli studenti delle scuole superiori, con il trasporto pubblico o con mezzi privati. In quell’ora, avviene il tappo più consistente della mobilità bolognese, creando rallentamenti molto forti sotto vari aspetti. E questo disagio è indipendente da tutto ciò che accadrà dall’autunno in poi, come il tema dei cantieri di tram e passante, e il progetto ‘Città 30’. II rientro del pomeriggio, invece, si spalma su una fascia oraria più ampia, dalle 16.30 alle 19, quindi il problema è diramato».

Giancarlo Tonelli, Direttore Generale Confcommercio Ascom Bologna
Maria Teresa Mastromarino, Il Resto del Carlino -11 luglio 2023

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