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Bretella Reno-Setta. Associazioni in pressing: «Va fatta al più presto»

La richiesta di sette realtà dell’Appennino e di due istituti di credito. L’appello al ministero delle Infrastrutture e alla Regione per snellire l’iter

Realizzare la bretella Reno-Setta nel più breve tempo possibile. Sette associazioni di categoria, anche concorrenti tra di loro, e i due istituti di credito cooperativo che operano in Appennino si sono seduti allo stesso tavolo per formulare un preciso appello al Ministero delle Infrastrutture e alla Regione, perché ancora una volta questo collegamento non rimanga impantanato nelle ragnatele della burocrazia. «Chiediamo – si legge nella parte finale del comunicato congiunto – che si prosegua nella progettazione e realizzazione del collegamento fra le vallate del Reno e del Setta, che permetta il superamento delle strozzature e dei disagi attuali garantendo un veloce collegamento fra la infrastruttura della Autostrada A1 e l’Alta Valle del Reno».Le associazioni di categoria sono Cna, Confcommercio Ascom, Confesercenti, Confartigianato Imprese Bologna metropolitana, Confagricoltura, Confcooperative Terre d’Emilia e Confindustria Emilia, mentre le due banche sono la Bcc Emil Banca e la Bcc Felsinea.La richiesta non fa altro che fotografare una situazione che virtualmente esiste già da tempo, dato che soprattutto i mezzi pesanti preferiscono scavallare una montagna a Vergato per arrivare al casello autostradale di Rioveggio piuttosto che affrontare a Lama di Reno un tratto a senso unico alternato dovuto ai danni dell’alluvione e la chiusura del ponte Da Vinci a Vergato.

La bretella renderebbe più veloce questo percorso attraverso un traforo. Il progetto è stato rispolverato lo scorso autunno dal viceministro alle Infrastrutture Galeazzo Bignami ma – nonostante l’entusiasmo del mondo produttivo per questa riesumazione – c’è stata fin da subito una accoglienza molto fredda da parte della Regione, che preferirebbe un adeguamento della Porrettana.«Da trenta anni – spiega il sindaco di Monzuno Bruno Pasquini – si continua a parlare di come collegare in modo rapido la montagna alla città. I problemi delle persone sono reali e non sono delle teorie su cui disquisire, e lo abbiamo visto con l’alluvione. Se avessimo avuto la bretella avremmo potuto affrontare l’emergenza con maggiore tempestività. Anche nella normalità Le Terme di Porretta, il Corno alle Scale e lo sviluppo produttivo dell’Appennino richiedono questo collegamento, altrimenti tutte le politiche per ripopolare la montagna diventano inutili».

Sulla stessa lunghezza d’onda sono le parole del sindaco di Vergato Giuseppe Argentieri: «Abbiamo perso così tanto tempo che, ormai, non sappiamo più quale sia la priorità. Se la bretella o risolvere il nodo della Rupe prima di Sasso Marconi. Probabilmente lo sono entrambi, perché mentre ci si perdeva nei dibattiti il mondo produttivo e quello del turismo non ci hanno aspettato. Ringrazio chi ancora una volta ha voluto sollecitare le istituzioni e mi auguro che questa sia quella buona». Per la cronaca, i tecnici di Anas stanno confrontando le due opere, bretella e adeguamento della Porrettana, per poi illustrare i pro e i contro agli enti locali interessati.

Massimo Selleri, Il Resto del Carlino – 8 luglio 2023

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