Così come si erano impegnate a fare, Figisc e Fegica hanno provveduto a depositare al TAR del Lazio, il ricorso contro il provvedimento che obbliga i Gestori alla comunicazione dei prezzi ad ogni variazione ed introduce sanzioni pesantissime (fino alla chiusura dell’impianto) nel caso di ripetuta violazione.
Nella sezione download pubblichiamo il comunicato della nostra Federazione che informa della situazione.
![colore arancione](https://ascom.bo.it/wp-content/uploads/2020/06/arancione@2x.jpg)
Torna anche quest’anno D’in sò – L’Appennino nel piatto, un percorso a tappe nell’identità enogastronomica dell’Appennino Bolognese