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«Per il rilancio della montagna servono progetti concreti»

Le associazioni commercianti criticano l’episodio: «Adesso i turisti faranno fatica a fidarsi del mezzo»

Anche le associazioni di categoria criticano fortemente il silenzio che sta accompagnando la questione del bus fantasma del sabato sera. Fino ad ora tutti hanno puntato il dito contro Trenitalia-Tper, ma nessuno ha spiegato come mai la corsa delle 23.20 sia saltata mettendo in forte difficoltà una decina di utenti che dovevano lasciare Porretta per raggiungere Bologna. «Questo spiacevole episodio – a parlare è il responsabile di Confcommercio Ascom di Porretta Terme Giorgio Merli – purtroppo conferma una tendenza. Si ha l’impressione che tutte le operazioni messe in atto per rilanciare l’appennino, e nello specifico la nostra montagna, vadano poco oltre gli annunci. Il problema è che da una parte si ritiene che il commercio sia fondamentale per mantenere vivo il territorio, ma dall’altra non si completano mai le iniziative che ne consentono l’esistenza».

Quello delle corse notturne durante i fine settimana dell’estate è una richiesta che le associazioni di categoria legate al turismo chiedono da tempo, e la loro realizzazione è stata una sorta di compensazione per il fatto che da settembre tutti gli orari saranno sballati rispetto a quelli tradizionali, mettendo in grave difficoltà chi studenti e pendolari. 

«E’ chiaro che ora i turisti faranno fatica a fidarsi di un mezzo – prosegue Merli – che si è dimostrato non organizzato. Non basta risarcire i disagi di chi ha dovuto fare i conti con questa approssimazione, ma occorre mettere in campo altre iniziative per rendere il trasporto puntuale e rapido, cosa che oggi non può essere dovendo attraversare la Porrettana con i suoi tratti a senso unico alternato. Da tempo si chiede questo servizio notturno, ma farlo in un modo così impreciso davvero non serve». 

La questione dei ristori è delicata perché non riguarda solo chi è rimasto a Porretta, ma anche chi, non fidandosi del servizio, deciderà di raggiungere altre mete nel fine settimana. «Qualsiasi stima dei problemi che ha generato questo brutto episodio sarebbe approssimativa e io non voglio esserlo perché la questione è seria. I progetti per il rilancio del nostro appennino devono essere fattibili e concreti e non campati per aria. Gli investimenti hanno un senso se producono un effetto positivo, altrimenti diventano solo una semplice etichetta». Pur essendo partito in via sperimentale, al momento questo servizio notturno non risulta essere né pubblicizzato dalla Regione o da Tper, né segnalato sulla cartellonistica di Trenitalia. 

Bus cancellato, il sindaco: «Una vergogna»

Giuseppe Nanni: «Trenitalia-Tper deve risarcire i viaggiatori e chiarire se si è in grado di offrire una prestazione puntuale e certa»

La questione della corsa notturna delle 23.20 che sabato sera, senza nessun preavviso, è saltata lasciando a Porretta i passeggeri che dovevano raggiungere Bologna, continua a far discutere le istituzioni che si chiedono quanto, a questo punto, sia credibile l’intero progetto del servizio ferroviario metropolitano. Un disegno che prevede corse notturne nel fine settimana durante il periodo estivo e da settembre la partenza dei treni da Pianoro e non da Bologna per incentivare il numero dei convogli che attraversano la città. Lo scopo è quello di fornire un servizio che incentivi i turisti a lasciare l’auto in garage muovendosi con il servizio pubblico durante il weekend, per poi andare a costituire una sorta di metropolitana di superficie. 

Questo piano è partito già zoppo dato che al posto dei treni al momento vengono utilizzati i bus sostitutivi che percorrono la strada statale Porrettana. Sabato questo autobus non è partito dalla stazione di Porretta e la decina di persone che dovevano tornare in città sono rimaste a piedi. 

«Non basta dire che è una vergogna – spiega il sindaco di Alto Reno Terme Giuseppe Nanni – adesso bisogna mettere in campo una serie di azioni perché Trenitalia-Tper riacquisti credibilità. La prima è cosa da fare è risarcire chi è rimasto a piedi e ha dovuto pernottare in montagna o ha dovuto utilizzare un mezzo privato per tornare a casa, la seconda è quella dire chiaramente se si è in grado di offrire un servizio che sia puntuale e non riservi brutte sorprese ai turisti, ai pendolari e agli studenti dato che i disagi sono continui. La terza è che non si prosegua sulla strada di un progetto che aumenta la complessità delle corse, quando non si è in grado di gestire quello che già c’è».

Fratelli d’Italia ha intenzione di allargare il campo e di coinvolgere anche il ministero delle Infrastrutture per verificare la sostenibilità di questo piano. «Mi chiedo con quale fiducia – spiega la consigliera regionale di Fd’I Marta Evangelisti – oggi si possa affrontare questa tratta soprattutto di notte. Auspico una maggiore attenzione da parte degli assessori competenti, i quali invece di guardare troppo a Roma, farebbero meglio ad utilizzare un po’ di autocritica e a pensare alla propria delega. Stante la gravità dell’accaduto, ho depositato un’interrogazione non solo alla Regione che deve adoperarsi e rimediare in prima persona ma anche all’attenzione del ministero dei Trasporti nella persona del viceministro Bignami, affinché valuti la tenuta del servizio anche alla luce dell’inserimento del passante di Pianoro da settembre». 

Nel frattempo la Regione ha chiesto una relazione scritta a Trenitalia-Tper. 

Massimo Selleri, Il Resto del Carlino – 27 giugno 2023

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