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Piazza Aldrovandi, la ricetta di Ascom contro il caos: «Un nuovo patto di collaborazione»

Il direttore Tonelli: «Bene i controlli di notte, ma per affrontare l’estate serve il contributo di tutti. Da mesi questa zona sta accogliendo anche la movida di piazza Verdi, via Petroni e dintorni»

Bene il presidio di polizia in piazza Aldrovandi nei weekend, a partire dalle due di notte, annunciato ieri in Prefettura. Ma è anche «urgente e importante definire un nuovo patto di collaborazione fra Comune e attività, che coinvolga anche i residenti», afferma Giancarlo Tonelli, direttore dell’Ascom.
Tonelli, in piazza Aldrovandi la movida è senza freni.
«Non c’è dubbio che, in questo momento, quella sia la situazione più delicata».
Se lo aspettava?
«Già il 28 marzo avevamo scritto al Comune: vicesindaca Clancy, capa di gabinetto Madrid, assessora Guidone, per sottolineare l’immediata necessità di un nuovo patto di collaborazione che definisca interventi per migliorare la vivibilità della zona. Ed evitare ciò che, purtroppo, era facile prevedere con l’arrivo della bella stagione».
Piazza Aldrovandi è diventata il luogo della notte in città?
«Direi di sì. Anche perché, in questi mesi, sta accogliendo una parte considerevole della movida che proviene da piazza Verdi e via Petroni».
Il nuovo presidio scatterà dalle due di notte. Che ne pensa?
«È una scelta che va nella direzione da noi auspicata. La salutiamo con favore. Perché fino a mezzanotte, quando i locali sono aperti, svolgono un’attività di presidio e controllo del territorio».
Dopo?
«Quando chiudono le attività che non hanno l’autorizzazione a orari prolungati, la situazione in piazza Aldrovandi va via via peggiorando».
Quali misure avevate chiesto?
«Un presidio fisso nella zona davanti alla banca. Da transennare per evitare che centinaia di persone vi stazionino fino all’alba, con comportamenti ed eccessi che creano notevoli disagi ai residenti».
Residenti che chiedete vengano coinvolti nel nuovo patto.
«Sì, perché soltanto facendo squadra con tutti i diversi attori interessati si può pensare di affrontare l’estate».
La capa di gabinetto Matilde Madrid, chiede più potere per i Comuni in tema di licenze commerciali.
«La liberalizzazione delle licenze è vecchia di oltre 25 anni. E ha un nome: legge Bersani. E, a oggi, la legge è molto chiara».

di Luca Orsi, il Resto del Carlino, 20 giugno 2023

Piazza Aldrovandi Movida, c’è la stretta: «Polizia nei weekend anche dopo le due»
Ieri il tavolo in Prefettura: verranno potenziati i controlli e gli agenti. Il giro di vite arriva dopo la lettera dei residenti a sindaco e questore. Una verifica del provvedimento sarà avviata tra un mese circa

Una stretta sulla movida selvaggia di piazza Aldrovandi era nell’aria da giorni. E ora è arrivata. A margine del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, tenutosi ieri in Prefettura, si è deciso per una «rimodulazione dei servizi che consentirà di assicurare nel weekend una presenza delle forze di polizia anche in orario notturno a partire dalle ore 2».

Un presidio fisso, quindi, nelle ore più ‘calde’ della notte, che sorveglierà sui tanti problemi legati alla movida. Musica, schiamazzi, consumo smodato di droga e alcol. E ancora vomito, vetri rotti e immondizia lasciata ovunque. «Una vera e propria discoteca a cielo aperto», la denuncia dei residenti, che da anni chiedevano a gran voce una soluzione per la piccola piazza tra via San Vitale e Strada Maggiore. «Tale rimodulazione – spiegano da palazzo Caprara – andrà a rafforzare le azioni già poste in essere dal Comune di Bologna che, in piazza Aldrovandi, è presente con uomini della polizia locale, assistenti civici e street tutor. Il nuovo dispositivo, che si pone in continuità con le modalità di intervento delineate nel Patto per la sicurezza urbana integrata e al vivibilità a Bologna, siglato lo scorso 21 gennaio alla presenza del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi sarà oggetto di verifica nella seconda metà del mese di luglio al fine di valutarne l’efficacia di impatto sul territorio e introdurre, ove necessario, eventuali modifiche».

Nei giorni scorsi, la polizia locale era già intervenuta con il sequestro di una cassa e 400 euro di multa alla proprietaria, una ragazza bolognese di vent’anni. Ma i controlli, sporadici, non avevano soddisfatto i residenti, che lamentavano problemi soprattutto nella seconda parte della serata, in pratica da dopo la mezzanotte in poi. Problemi che avevano portato 32 famiglie a scrivere, attraverso lo studio dell’avvocata Barbara Guidicini, una lettera indirizzata al sindaco Matteo Lepore e al questore Isabella Fusiello. Residenti «esasperati» da continue notti insonni «perché la musica è talmente alta che tremano i pavimenti di casa».

D’ora in poi, però, la situazione cambierà. O almeno si spera. E per farlo ecco che sono state aumentate le forze in campo, con un numero maggiore di agenti a presidiare la piazza e, quindi, più controlli sulla movida selvaggia. Quanto deciso al tavolo convocato in Prefettura evita, difatti, uno scontro aperto tra Comune e residenti, pronti a procedere per vie legali laddove non si fosse trovata una soluzione migliorativa. «Ci sono famiglie con bambini che non riescono a riposare, qui è a rischio la salute», aveva tuonato nei giorni scorsi Giuseppe Sisti del comitato ‘Via Petroni’.

Ma il problema della musica a tutto volume (a far ballare i tanti giovani della piazza ci sono tamburelli, casse e grancasse) non si limita al weekend: «Ormai – continua – è diventato impossibile dormire». Una cosa è certa: i residenti avevano bisogno di una risposta e la risposta è arrivata. La movida di piazza Aldrovandi, da oggi, cambierà faccia. E lo farà portandosi comunque dietro l’entusiasmo dei suoi giovani, ma con qualche tamburello in meno. 

di Chiara Caravelli, il Resto del Carlino, 20 giugno 2023

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