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Gli ecologisti rilanciano: marcia anti-seggiovia

Domani corteo sui due versanti del Corno alle Scale nonostante il via libera del Tar. Il sindaco: «Bando pronto entro l’estate»

Gli ecologisti tornano a marciare contro i nuovi impianti di risalita al Corno alle Scale. Per la mattinata di domani hanno organizzato ben due manifestazioni contro i nuovi impianti di risalita in progetto sul versante toscano (la funivia Doganaccia – Corno) e su quello emiliano (la seggiovia Polla – Scaffaiolo). I simpatizzanti del comitato «Un altro Appennino è possibile» che riunisce una dozzina di sigle (dal Wwf a Legambiente, dal Cai a Italia Nostra, dall’associazione degli ornitologi alle 6000 Sardine di Bologna, eccetera) si ritroveranno in due luoghi diversi: quelli di Bologna si sono dati appuntamento alle 9 a Capanno Tassoni nel comune di Fanano (Modena), mentre quelli toscani si ritroveranno alla stessa ora al Lago di San Gualberto alla Doganaccia (Pistoia). Entrambi i cortei saliranno sino al Passo di Croce Arcana. Una volta ricongiunti, da qui tutti insieme marceranno sino al rifugio Duca degli Abruzzi e al lago Scaffaiolo.

A tutti i partecipanti sarà chiesto di marciare per almeno 13 chilometri e su un percorso con un dislivello di 550 metri. Il rifugio sarà raggiunto dopo un cammino di almeno cinque ore, intorno alle 15 del pomeriggio e con una fame da lupi. L’iniziativa arriva a poco più di un mese dalla sentenza n. 275/2023 con la quale l’8 maggio scorso il Tribunale amministrativo regionale dell’Emilia-Romagna ha respinto il ricorso presentato proprio dalle associazioni ambientaliste nel 2021 contro la costruzione della nuova seggiovia Polla – Scaffaiolo senza una Valutazione di Impatto Ambientale. A Lizzano in Belvedere fanno spallucce alla notizia delle due manifestazioni ecologiste in programma domani.

«Entro l’estate – rivela il sindaco Sergio Polmonari – saranno pronti il progetto esecutivo e il piano finanziario utili a bandire la gara di appalto per la realizzazione della nuova seggiovia». Giuliano Riccioni, presidente locale di Confcommercio Ascom, aggiunge: «Di due impianti se ne fa uno solo che fa riferimento a una valutazione qualitativa sotto gli aspetti ambientali. Sarà gestito da una ditta seria che crede allo sviluppo del nostro Appennino». «Queste manifestazioni degli ecologisti – sottolinea Tania Landini, presidente Confesercenti Lizzano – si commentano da sole. Chi ama l’ambiente non va a manifestare, ma cura il territorio e lavora in silenzio. Una montagna abbandonata dagli abitanti porta solo disastri allo stesso modo in cui in pianura si verificano con la cementificazione di ettari e ettari di terreni».

Nicodemo Mele, Il Resto del Carlino – 17 giugno 2023

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