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Alluvione, lo scontro. Puntelli sotto via Saffi, chiesta una perizia. Comune: «Noi in regola»

Udienza il 27 giugno davanti al tribunale delle Acque di Firenze Luca Vianelli, proprietario del centro estetico sprofondato al civico 22: «Siamo ancora esclusi dai risarcimenti. E si accertino le responsabilità»

Evento «eccezionale» oppure per il crollo di quel solaio nell’ambito delle giornate dell’alluvione, in via Saffi 22, esistono delle responsabilità? Sul punto dovrebbe esprimersi una perizia tecnica, la nomina del consulente dovrebbe avvenire in udienza il prossimo 27 giugno davanti al Tribunale delle Acque di Firenze (sede competente). La richiesta in sede civile è stata inoltrata da Luca Vianelli, proprietario dei locali che hanno ceduto subito, dopo le fortissime pioggie cadute sulla città nei primi giorni di maggio. E proprio sulla stabilità dei puntelli sottostanti, messi tempo fa dal Comune, verterà l’accertamento tecnico: erano in grado di sostenere il manto stradale sopra al Ravone, in attesa dei lavori per il tram? La loro stabilità era stata correttamente monitorata? Un intervento diverso, seppur temporaneo, avrebbe evitato il disastro dell’alluvione? Domande che potrebbero trovare risposta nella perizia chiesta da Vianelli. «Non mi possono continuare a parlare di ‘eventi eccezionali’, il negozio è esploso già il pomeriggio del 2 maggio – spiega il proprietario dei muri del centro estetico, dopo un Consiglio del Quartiere Porto-Saragozza e una commissione Urbanistica nella quale Palazzo d’Accursio ha ribadito il concetto di straordinarietà dell’evento –. Ci dicono che verremo risarciti dal governo, ma la nostra zona è ancora esclusa. Ecco perché voglio andare fino in fondo, voglio vederci chiaro sulle responsabilità».

Vianelli, già autore di un esposto in Procura, allega idealmente alla sua iniziativa per una Ctu anche un verbale dei vigili del fuoco, che ieri in commissione è stato richiamato pure da Stefano Cavedagna, capogruppo in Comune di Fd’I. «Al momento del sopralluogo era riscontrabile la presenza di una significativa quantità di detriti, quali ramaglie, sterpaglie, terreno, originati dall’intenso trasporto solido dovuto alla piena – scrivono i vigili del fuoco al ministero dell’Interno, dopo la visita ‘sotto’ via Saffi 22 –. Per quanto possibile ricostruire, l’ostruzione della sezione del tombamento parrebbe essere all’origine della sovrappressione che ha causato lo sfondamento del solaio di copertura in corrispondenza del negozio con conseguente danneggiamento dello stesso, nonché l’allagamento della viabilità circostante». Insomma, che ruolo hanno avuto quei puntelli? Esiste anche una lettera della Regione al Comune di fine 2021, che dopo un’ispezione di una ditta privata, commissionata dal condominio di via Saffi 22, segnalava all’amministrazione la necessità di una pulizia costante dai detriti di quel tratto ‘puntellato’. Il Comune ha sempre ribadito di aver tenuto continuativamente pulito quel passaggio, ieri in commissione l’assessore Simone Borsari (Pd, Manutenzione e Lavori Pubblici) ha nuovamente puntualizzato che «il Comune confida di avere messo in campo tutte le accortezze per garantire una manutenzione corretta. E’ stato un evento eccezionale, non abbiamo dato la colpa a nessuno e abbiamo detto che ci saremmo impegnati affinché tutti quelli che hanno subito dei danni possano avere i risarcimenti previsti». I lavori per la messa in sicurezza definitiva del Ravone inizieranno il 21 giugno, ieri invece è stata la volta dell’avvio dei lavori per il tram davanti al Maggiore.

Paolo Rosato, Il Resto del Carlino – 16 giugno 2023

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