L’allarme di Ascom: «Segnalazioni continue, problema non più rinviabile» Il Comune: «Parte anche in centro storico il servizio con gli educatori di strada»
Le baby gang sono «un problema da affrontare, non più rinviabile». Un problema non più circoscritto, ma che sembra espandersi in tutto il centro storico. E ci sono commercianti che, per lavorare tranquilli, nel fine settimana hanno assoldato una guardia giurata per prevenire guai. L’Ascom – che raccoglie le preoccupazioni dei propri associati, «da cui regolarmente arrivano segnalazioni» – invita «a non sottovalutare» il fenomeno.
Le recenti aggressioni di giovanissimi ai danni di loro coetanei in piazza San Francesco hanno allarmato un gruppo di genitori, che hanno scritto al sindaco e alle forze dell’ordine. Ma, avverte l’Ascom, sono solo gli ultimi di una in serie di episodi – più o meno violenti – «segnalati con regolarità in altre zone del centro, da via Manzoni, a via de’ Pignattari, da via Val D’Aposa a via Portanova e via IV novembre, ma anche nell’intera zona universitaria. Così come in periferia e in provincia».
«Non si possono tollerare atti di violenza o di rapine, anche se commessi da minori o appena maggiorenni», afferma l’associazione dei commercianti. Che ritiene «necessario rafforzare i dispositivi di controllo del territorio e le azioni investigative, facendo perno anche su un coordinamento tra forze dell’ordine e servizi sociali».
Dopo i recenti fatti di piazza San Francesco, cui sono seguite formali denunce, Comune e Questura hanno «predisposto presidi mirati, in uniforme e in borghese, nei luoghi più ‘critici’ del territorio», affermano il questore Isabella Fusiello e Matilde Madrid, capo di gabinetto del sindaco, delegata alla sicurezza integrata. E da ieri la questura ha allestito «un servizio consistente di contrasto al fenomeno in piazza San Francesco».
Al di là delle risposte ‘su piazza’, Palazzo d’Accursio potenzierà e renderà operativo anche in centro «il servizio ‘Educativa di strada’, che agisce con educatori negli spazi pubblici luoghi di aggregazione dei giovani, per monitorare e agganciare i gruppi di ragazzi, supportarli nel percorso di crescita e di partecipazione alla vita di comunità e prevenire comportamenti a rischio».
La prossima settimana, al Comitato per l’ordine e la sicurezza, si farà il punto della situazione. «Il prezioso lavoro di forze dell’ordine e servizi sociali – commenta l’Ascom – avrà la necessità di essere aiutato e sostenuto ulteriormente dall’intero ‘sistema Bologna’». Il fenomeno delle baby gang «non nasce casualmente e le istituzioni insieme al territorio hanno quindi il dovere di intervenire ponendo anche più attenzione all’educazione e alla formazione in fascia scolare».
Luca Orsi – Il Resto del Carlino 13 maggio 2023