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Federmoda Confcommercio Ascom Bologna, Marco Cremonini confermato presidente

“Innovazione, formazione e digitalizzazione sono fondamentali per rilanciare la categoria”. Carlotta Zamboni, di LesAmies, e Massimiliano Albanelli, di Gianni Due, sono i nuovi Vice Presidenti

Marco Cremonini, su cosa si baserà questo nuovo mandato da presidente di Federmoda Confcommercio Ascom Bologna?

«Nel mandato precedente abbiamo dovuto affrontare anni particolarmente difficili che hanno rallentato il cambiamento epocale di cui ha bisogno il nostro settore. Questo sarà un mandato molto importante perché dovremmo portare a termine velocemente quanto iniziato cinque anni fa, considerando che si sono aggiunte nuove esigenze per il rilancio del settore moda».

Quali?
«Penso alla formazione, in particolare sul tema della sartorialità, la digitalizzazione, l’innovazione, soprattutto per quanto riguarda progetti di economia circolare e il riciclo dei prodotti, e poi l’inserimento dei giovani nelle nostre attività per favorire il ricambio generazionale. Non va dimenticato anche l’apporto dell’istruzione. Penso che andrebbero siglate convenzioni con le Università per dar vita a dei master sull’intera filiera della moda».

Scendiamo nel dettaglio, su cosa bisognerebbe soffermarsi sul tema della formazione?

«La formazione è un aspetto fondamentale per il nostro settore e su cui bisogna investire. Dobbiamo soffermarci sul migliorare l’accoglienza all’interno della nostra attività e quindi imparare bene le lingue per dialogare con i clienti che arrivano da ogni parte del mondo. È importante però formarsi anche per ampliare i servizi forniti, come ad esempio la sartorialità, cioè la capacità di riparare i vestiti o farli su misura. C’è poi il tema della digitalizzazione, aspetto sempre più importante per lo sviluppo di un’attività
commerciale della moda».

Lei ha parlato anche di economia circolare.

«l’.economia circolare è il futuro del nostro settore ed è essenziale investire su di essa. Come Federmoda regionale abbiamo messo sul tavolo della moda dell’Emilia-Romagna un progetto, “Moda, riciclare conviene” per coinvolgere le attività del commercio al dettaglio nel ritiro, riciclo e riuso degli abiti usati, con anche finalità di beneficenza. Una vera iniziativa di economia circolare, già sperimentata su Bologna, che può portare benefici al nostro settore e che interessa tutti: dalla politica, all’intera filiera della moda».

Quali sono le richieste che fate al mondo politico?

Chiediamo agevolazioni e aiuti alle imprese, in particolare nei momenti di difficoltà economica, come quelli che viviamo oggi. Bandi che possano prevedere fondi per quelle imprese che vogliono puntare
sull’innovazione e sicuramente anche un accesso al credito facilitato. Oltre al punto di vista prettamente economico, nei prossimi anni sarà fondamentale rivitalizzare i centri storici, combattendo degrado e criminalità e organizzando iniziative che portino sempre più cittadini e turisti a vivere la città. Inoltre,
a Bologna ci aspettano mesi molto difficili per quanto riguarda i lavori del tram e del passante e dal Comune ci aspettiamo un aiuto alle imprese penalizzate dai cantieri».

Qual è, allora, la ricetta per rilanciare la categoria?

«Bisogna ripartire da una maggiore unione tra i commercianti del settore moda. È necessario anche migliorare i rapporti con le ditte che producono i prodotti che poi vendiamo. Il passo successivo sarà far tornare i clienti a emozionarsi nell’acquistare un vestito, una borsa, una cintura o un paio di scarpe, questa
è una cosa che negli anni si è persa. Il mio mandato e quello del Consiglio di Federmoda Bologna sarà incentrato proprio su tutto ciò».

Il Resto del Carlino – 12 maggio 2023

Marco Cremonini Presidente Federmoda Bologna

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