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Cambio di orari, la città si muove. L’ok del Comune all’idea di Ascom. Guidone: «Sì a un gruppo di studio»

L’assessora al Commercio: «Serve un focus nuovo, riuniremo le categorie assieme a terziario e sindacati» Il progetto è trasversale. «Aperti al confronto per trovare un modello. Con un focus particolare sull’estate»

«Sì, voglio raccogliere la proposta di confronto sugli orari della città. E’ una sfida interessante, ecco perché lanceremo presto un gruppo di lavoro». E’ l’assessora al Commercio, Luisa Guidone (Pd), a ricevere e a rilanciare dopo che l’Ascom Bologna, su iniziativa del direttore Giancarlo Tonelli, due giorni fa aveva espresso la necessità di aprire uno scambio di idee anche con il Comune per ripensare gli orari della città. Dai negozi ai locali notturni, dai servizi per famiglie e anziani al traffico, la città sta cambiando, In più, anche i sovraccarici termici estivi stanno consigliando delle modifiche ai tempi di vita. «Quella sull’estate è una riflessione doverosa, come anche quelle sugli altri settori – spiega l’assessora Guidone –. Sulle alte temperature c’è un’allerta dal punto di vista sanitario, vogliamo dare una risposta e in parte la stiamo già dando con il lavoro delle assessore Orioli e Boni, dall’Impronta Verde fino alla Missione Clima».

Le piace la proposta avanzata dall’Ascom?

«E’ un tema importantissimo, quello degli orari è uno strumento invisibile attorno al quale si innescano molte dinamiche».

Ci aspettano molti cantieri nei prossimi anni.

«Sì, ma non solo. La città è cambiata molto e stiamo studiando bene il da farsi, quella degli orari può essere una chiave nuova per guardare meglio le cose. C’è il traffico certo, e l’assessora Orioli è al lavoro per esempio con i mobility manager delle aziende, è sotto la lente anche il tema dei cantieri e dell’afflusso di tante persone nella stessa fascia oraria su certe strade. Per non parlare della ’Città 30’. E poi c’è tutto il lavoro sulla ‘Notte’ della vicesindaca Clancy, anche lì sono centrali gli orari».

Ecco, una riflessione nuova potrebbe tenere assieme tutto questo? C’è anche il tema degli orari dei negozi.

«Certo, ma dobbiamo sederci attorno a un tavolo. Da parte nostra non c’è alcuna preclusione ad aprire un ragionamento innovativo. Ecco perché presto convocheremo un gruppo di studio che possa individuare un modello giusto per una razionalizzazione degli orari».

Da chi sarà composto?

«Dalle associazioni di categoria, ma non solo. Vorrei anche il terziario, i servizi, i sindacati: quello degli orari è un tema cruciale per lavoratori e imprenditori. E’ una prospettiva molto interessante, un punto di vista nuovo, vediamo dove possiamo arrivare. Faremo una lista di soggetti e stakeholders che possano sedersi con noi al tavolo».

Vi ispirerete a una città europea in particolare? Sugli orari ci sono riflessioni ovunque.

«Vediamo tante esperienze, fortunate e meno fortunate, valuteremo con gli esperti al tavolo. Cambiamo gli occhiali e non avremo una lente di un colore solo per capire le nuove esigenze di Bologna».

Paolo Rosato, Il Resto del Carlino – 11 maggio 2023

Intervista a Luisa Guidone – Il Comune apre ai commercianti “Nuovi orari estivi? Bisogno reale” – “Nuovi orari dei negozi in estate? È un bisogno reale della città”

Le ondate di calore colpiscono con sempre maggior forza, la proposta di Ascom è interessante, a breve un tavolo in Comune

«Bologna è già cambiata tantissimo ed è pronta a cambiare di nuovo all’emergere di nuovi bisogni». L’assessora al Commercio Luisa Guidone accoglie positivamente la sollecitazione arrivata da Ascom —e avallata da Confesercenti — di cambiare gli orari della città per tutelarsi dal cambiamento climatico, in particolare in estate: orari diversi per negozi, attività, servizi per difendersi dalle ondate di calore che realisticamente saranno sempre più frequenti.

Assessora Guido ne, che ne pensa della riflessione proposta da Giancarlo Tonelli, direttore di Ascom, di cambiare gli orari della città?

«Lo trovo un tema molto interessante. Bologna è mutata, stanno emergendo nuove esigenze, ed è utile capire se attraverso la lente dell’orario si riesce a trovare una chiave per affrontare alcune situazioni. Come sta già accadendo, per esempio, col piano della notte curato dalla vicesindaca Emily Clancy. Fare leva sugli orari ci consente di affrontare altre situazioni, come quella dei cantieri in città, gestita dalla mia collega Valentina Orioli: l’obiettivo è la diluizione dei flussi del traffico nelle ore di punta alleggerendo il carico sul servizio pubblico. Un tema che vede coinvolti anche i mobility manager delle aziende».

II ragionamento di Ascom è legato soprattutto al tema della stagione calda. Che ne pensa?

«È proprio uno dei temi che potrebbe essere affrontato: le ondate di calore colpiscono con sempre maggior forza la città, mettendo a repentaglio la salute e purtroppo talvolta anche la vita delle persone con fragilità. Noi stiamo già lavorando, come amministrazione, per trovare soluzioni con la Missione clima curata dall’assessora Anna Lisa Boni o attraverso il progetto Impronta verde della collega Orioli». Sono progetti però a lungo termine, che daranno risultati sulla lunga distanza. Mentre l’estate — col rischio di ondate di calore — è già alle porte. «Ma su tutte queste questioni l’amministrazione è già al lavoro. Ora si tratta di riunire tutti attorno a un tavolo, portando ognuno le proprie elaborazioni che ha già prodotto e le reti che ha costruito».

A chi pensa, in particolare?

«Alle associazioni di categoria, ai sindacati, al settore del terziario, ai servizi più in generale. Vediamo se mettendoci attorno a un tavolo riusciamo ad aprire un gruppo di studio per individuare un possibile modello. il tema ci interessa da tanti punti di vista, d a quello sanitario a quello della rn??hi lità». Nuovi orari perla città, nuove consuetudini. C’è un modello europeo a cui pensa di potersi ispirare? «Questo lo vedremo al tavolo».

Confesercenti, col presidente Massimo Zucchini, ha accettato il dialogo ma fa presente che nel commercio gli orari hanno già saputo adattarsi negli anni, e magari vanno razionalizzati.

«Nel commercio gli orari sono stati liberalizzati, questo è vero ed è sotto gli occhi di tutti. Ma sediamoci attorno a un tavolo e facciamo uno studio».

Bologna è anche una città turistica che vuole puntare sempre di più su questo settore. Mutare le abitudini di tutti salvaguardando il turismo è possibile?

«Cambiare gli orari è un tema che riguarda tutti, noi, le nostre vite, come guardiamo alla città. Bologna è ricca di diversità, e la discussione che faremo ne terrà conto. Ma Bologna è già cambiata tantissimo, sono emersi nuovi bisogni, da tanti punti di vista».

Quando sarà convocato questo tavolo di confronto sugli orari della città?

«Presto».

Lavinia Lundari Perini, La Repubblica – 11 maggio 2023

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