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Il Marconi vola tra utili e cantieri «Virate anti-rumore dall’estate»

L’ad Ventola: «Presto avremo dei miglioramenti»

L’aeroporto di Bologna fa una tripla ‘virata’. La prima sugli utili 2022: non ancora ai livelli del 2019, ma comunque soddisfacenti, con buone prospettive per il 2023. La seconda sul rumore. Che già da quest’estate dovrebbe essere mitigato. La terza sui cantieri: il restyling dovrebbe terminare nel 2025. Ieri l’assemblea degli azionisti ha deliberato, all’unanimità, di destinare l’utile netto di esercizio, pari a 29 milioni e 443.458 euro, a riserva: riserva legale per il 5% (1,472 milioni) e per il resto riserva straordinaria (27,971 milioni). La scelta di non condividere i dividendi 2022, la spiega il presidente del Marconi, Enrico Postacchini: «È il bilancio della ripresa. Siamo una società privata e quotata in Borsa, ma governata da un patto pubblico. Il risultato del 2022 è segnato in parte anche da un contributo dello Stato, riconosciuto a tutti gli aeroporti: per non ingenerare fraintendimenti, il risultato 2022 rimane nelle casse della società». 

L’altro tema, molto ’caldo’, è quello del rumore dei voli, su cui i residenti si lamentano da tempo. A rassicurare è l’ad Nazareno Ventola: «Già da quest’estate confidiamo in un miglioramento. Sappiamo di avere un impatto sonoro non piccolo, ma ci stiamo lavorando». Il riferimento è alle nuove procedure di decollo, «al via tra poche settimane dopo il nostro studio con Enav, che ridurrà impatti e rumore, grazie alle virate degli aerei a un’altezza inferiore rispetto al passato». Risultato? «Impatteranno su una minore area abitata», dando forse un po’ di tregua a chi abita in zona. Ma attenzione: «Si tratta di un tassello di un percorso, non una soluzione definitiva a tutti i problemi sul rumore che durano da vent’anni, come dimostrano i dati», le parole dell’ad. Che rimarca l’impegno: «Ci sono professionalità ed enti deputati a lavorarci, l’importante è ragionare sui fatti e non sulle opinioni. Per quanto riguarda quest’estate, l’attuazione di questa nuova procedura di decollo è in partenza». Confidano in un minor impatto del rumore i Verdi, con Danny Labriola e Valentina Marassi: «Speriamo sia la volta buona. Servono correttivi urgenti». 

In vista dei prossimi mesi, sono anche partiti i lavori per il restyling del Marconi, come l’ampliamento del piazzale degli aerei con una nuova area di 42mila metri quadri, pari a sette campi di calcio, che dovrebbe concludersi proprio entro l’estate. Stessa ’dead line’ anche per il marciapiede al primo piano e l’ottimizzazione degli stalli dei parcheggi, così come per il miglioramento della viabilità di accesso all’aeroporto. La terza corsia della rotonda è il primo intervento, «il cui obiettivo – spiega Ventola – è proprio quello di limitare il traffico dell’estate scorsa». Partiranno a breve i cantieri per la sala partenze Schengen, che dovrebbero terminare nel 2025 con lavori ’stop and go’ per limitare al minimo i disagi. Ripartiranno anche i lavori per la nuova area controlli di sicurezza e passaporti, con macchine radiogene evolute che permetteranno di limitare i tempi di attesa, evitando di dover ’isolare’ i liquidi. 

Infine, a breve, verrà realizzata una fascia boscata a Nord della pista di volo di 40 ettari, con quasi 40mila piante. Interventi che in parte avverranno «a cuore aperto» per il Marconi – spiega Postacchini – compreso il parcheggio multipiano da 2.300 auto. Da qui, «si tratterà di lavorare nelle migliori condizioni possibili per non dare disagi ai passeggeri, che si potranno orientare meglio anche grazie a un bignamino di istruzioni per identificare le figure di riferimento in aeroporto», conclude il presidente del Marconi.

Rosalba Carbutti, Il Resto del Carlino – 27 aprile 2023

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