In centro alberghi verso il tutto esaurito. Ma ci sono buone aspettative anche in provincia e in Appennino
Pasqua e Pasquetta da tutto esaurito (o quasi) sotto le Due Torri. «Negli hotel del centro si prevede un sold out», afferma Celso De Scrilli, presidente di Federalberghi. Ma ci sono «buone aspettative» anche in periferia e in provincia.
«Oggi il mercato è molto last minute, ma l’andamento delle prenotazioni ci fa pensare a un ritorno di presenze a livelli pre Covid», conferma Mattia Santori, consigliere del sindaco delegato al turismo. D’altra parte, basta cercare una camera su Booking, per scoprire che nel centro storico «il 97% delle strutture non è disponibile».
Secondo il potente motore di ricerca di voli e hotel www.jetcost.it, Bologna è fra tra le prime 25 città più ricercate al mondo dai turisti italiani per queste vacanze di Pasqua.
Oltre al turismo interno, già presente lo scorso anno, nella prima Pasqua post pandemia, c’è il grande ritorno degli arrivi dall’estero. Lo confermano le prenotazioni aeree internazionali verso Bologna, trainate da Ryanair. «Ci aspettiamo una forte presenza di stranieri – conferma Giancarlo Tonelli, direttore dell’Ascom –. Soprattutto da Nord Europa, Germania, Francia, Spagna, ma anche Gran Bretagna e Stati Uniti».
Folti gruppi di visitatori stranieri si incontrano già in questi giorni per le strade del centro. In effetti, secondo l’Enit (l’Agenzia nazionale del turismo), Bologna è ormai fra le mete preferite dal turismo internazionale. È inserita nel gruppo delle big, con Roma, Milano, Venezia, Napoli e Firenze.
«Siamo diventati una meta gettonatissima e riconosciuta a livello internazionale», afferma De Scrilli. «Quest’anno – scommette Loreno Rossi, direttore di Confesercenti – saremo una delle delle città d’arte più ambite del Paese. Lo si vedrà già in questo lungo ponte di Pasqua».
Ma non c’è soltanto la città. Santori sta lavorando con un’azione di marketing territoriale che porti a scoprire anche mete turistiche in provincia. I primi risultati si sono già stati. «L’anno scorso – afferma il consigliere – su due milioni di arrivi, 500mila sono stati sul territorio metropolitano e 200mila in Appennino».
Tonelli getta lo sguardo oltre il ponte pasquale. «Quest’anno – calcola – il calendario offre altri ponti appetibili per il turismo: il 25 aprile, il primo maggio e il due giugno. Fino a giugno possiamo essere ottimisti in tema di presenze, sia a Bologna che nell’area metropolitana». E «ottimi risultati, dal punto di vista delle presenze alberghiere ma anche da quello dell’indotto, sta dando il connubio sempre più frequente fra turismo, cultura, sport, fiere e concerti».
Sul fronte del commercio, per Pasqua e Pasquetta «ci sono già segnali buoni per gli acquisti dell’alimentare», afferma Rossi. Vanno già molto bene «le prenotazioni per i pranzi di Pasqua e Pasquetta, a cominciare da lasagne e tortellini». Le vendite di uova di cioccolato e colombe «stanno invece andando un po’ a rilento, ma si tratta di prodotti che spesso vengono acquistati all’ultimo momento».
Ma che cosa vogliono vedere i turisti che arrivano in città? Le cinque esperienze turistiche più prenotate in città nell’arco del 2022 (ma lo stesso vale anche per il primo trimestre del 2023) sono proposte di carattere culturale: dalla Torre degli Asinelli alla Torre dell’Orologio e le Collezioni comunali d’arte; dalla casa di Lucio Dalla ad altri palazzi storici, fino ai classici tour guidati.
Luca Orsi, Il Resto del Carlino – 5 aprile 2023