Ricerca Snag: il 25% dei Comuni italiani non ne ha nemmeno una. Riffeser Monti (Fieg): Occorre modernizzare e digitalizzare la rete»
In Italia ci sono attualmente 12mila edicole operative (11.904 per l’esattezza). con una contrazione lo scorso anno di 441 (pari al 3.5%), contro la chiusura di 844 punti vendita (6,5%) nel 2021. Emorragia rallentata, se si pensa al 13,3% del 2018-2019, con la chiusura di ben 2.027 punti vendita, rallentata grazie
anche alle misure di sostegno al settore. Quasi la metà delle edicole svolge ulteriori attività rispetto alla vendita di quotidiani e periodici che resta comunque prevalente. Lo dice una indagine di Snag, il Sindacato Nazionale Autonomo Giornalai aderente a Confcommercio, realizzata in collaborazione con Format Research e presentata ieri a Roma. Snag chiede che quelle misure di sostegno siano confermate e
incrementate. Infatti, è forte il rischio ‘desertificazione’ in molti Comuni, soprattutto laddove è più fragile, esigua o addirittura inesistente la presenza di punti vendita: il 25% dei Comuni italiani non ha un’edicola, mentre il 30% (circa 2.500 Comuni) ha solo una rivendita.La ricerca dice inoltre che più di un italiano su tre va in edicola ogni settimana con una spesa media di quasi 10 euro, di questi la maggior parte ha un punto vendita di fiducia (per 1’81,8%) e facile da raggiungere (per 1’89,3%), oltre la metà preferisce le edicole chiosco. Per il presidente di Snag Confcommercio, Andrea Innocenti, l’emorragia di edicole «si sta quasi arrestando nonostante un contesto di mercato molto negativo, le misure di sostegno varate in questi anni e ulteriormente rafforzate dal governo con il bonus edicola 2022 stanno funzionando».
«Il governo si è impegnato a sostenere la filiera ma questo impegno va accompagnato da uno sforzo per modernizzare e digitalizzare la rete – ha detto il presidente della Fieg, Andrea Riffeser Monti – La strategia per tutti nei confronti degli utenti deve seguire il motto: ‘ ti veniamo a cercare’».
Il Resto del Carlino – 17 marzo 2023
