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Il Boom di Crif «Sarà la casa dei talenti»

Inaugurato a Osteria Grande dal patron Gherardi il centro dedicato all’educazione e all’innovazione

Castel San Pietro «La casa dei talenti». Con o senza volontarietà, lo slogan più efficace per presentare il nuovo knowledge e innovation hub di Crif l’ha senz’altro lanciato il patron Carlo Gherardi, che meglio non poteva riassumere una delle principali mission di Boom («acronimo di ‘Best Of Open Mind’», ha precisato all’alba del suo intervento), mission che parte da un dato di fatto tanto inoppugnabile quando avvilente. «Dal 2009 al 2019 sono andati all’estero 250 mila laureati del nostro Paese, e questo è un patrimonio andato perduto». E questo, s’intende, non deve più accadere.

Ebbene, lo spiegherà a più riprese Gherardi nel corso del suo intervento davanti a personalità e imprenditori (tanti questi ultimi del territorio di Castel San Pietro, «e voglio ringraziarli per essere venuti ad accogliere e salutare questa neonata realtà», chioserà poi con orgoglio il sindaco Fausto Tinti), Boom è stato concepito proprio «per trattenere i talenti, dandogli tutti quegli strumenti necessari perché le loro idee possano decollare», creando uno spazio, questo avveniristico palazzo di vetro all’ingresso della zona industriale-artigianale di Osteria Grande, dove «innovazione, imprenditorialità, education e formazione convivono e si contaminano tra loro». E se, come confermato con efficace ironia da Vincenzo Colla, assessore regionale allo Sviluppo Economico, «la nostra regione ha un forte potere attrattivo per gli investitori, è molto sexy da questo punto di vista e abbiamo continui riscontri proprio da parte di quelle grandi realtà europee che si avvicinano all’Emilia Romagna», diventa ancora più prezioso e valorizzante il contributo di chi, come Crif, «investe nel territorio per restituire al territorio», ha esordito la delegata alla Promozione economica della Città Metropolitana Rosa Grimaldi. «Boom è una palestra di idee, sono convinto sarà un motore fondamentale per il nostro territorio», ha aggiunto il sindaco di Imola Marco Panieri.

L’offerta di Boom, appoggiata sin dai suoi albori dall’attiva e basilare partecipazione della Fondazione Golinelli, poggerà su quattro rami: Education, Learning, Innovation e Startup Membership, e già ad oggi può presentare un ‘conto’ davvero stimolante: ha avuto circa 500 partecipanti tra workshop on line e open day, conta 45 docenti formati ed ha già messo in calendario i primi 45 workshop, quasi 4 di media al mese, in questo 2023. Prima di nascere insomma, Boom ha già iniziato a viaggiare spedita, alla stessa velocità con cui Crif, nata startup bolognese alla fine degli anni ’80, è arrivata in poco più di vent’anni ad operare in 40 paesi occupando 6500 persone.

Claudio Bolognesi, Il Resto del Carlino – 23 febbraio 2023

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