Infrastrutture in Appennino, Montaguti (Ascom): «No allo scontro, il fattore decisivo è il tempo»
Tempo scaduto. Il tema della mobilità in Appennino richiede soluzioni efficaci, tempi certi e unità d’intenti. Confcommercio Ascom ribadisce la necessità di affrontare il tema della strada Porrettana e della ferrovia Bologna-Porretta: «Come associazione siamo convinti che tutti due i progetti di opere viarie attualmente in campo, la bretella Reno-Setta da un lato e l’adeguamento della strada Statale Porrettana dall’altro, potrebbero avere una valenza strategica per il territorio e il suo sistema economico».
A parlare è Medardo Montaguti, vice presidente dell’associazione imprenditoriale, che osserva come «gli ultimi vent’anni abbiano dato vita a un dibattito infinito, scandito da una serie di ipotesi e progetti rimasti purtroppo sempre sulla carta. Nel frattempo, gli imprenditori e le imprenditrici della nostra montagna hanno dovuto fare i conti ogni giorno con un gap infrastrutturale che ne ha limitato in maniera significativa crescita e competitività». Concetti già emersi in occasione della manifestazione davanti alle barriere che dal 2021 bloccano l’accesso al ponte Leonardo da Vinci di Sasso. E ribadite recentemente nel corso del dibattito sul futuro del comprensorio del Corno alle Scale: «Se davvero vogliamo che torni ad essere la montagna dei bolognesi, valorizzando gli investimenti sostenuti nell’ultimo triennio dalla società di gestione, allora dobbiamo dire chiaramente che due ore per raggiungere le piste dalla città sono troppe».
Quindi in tema Porrettana Montaguti sottolinea come restino sul tavolo «alcune questioni centrali su cui le imprese chiedono maggior trasparenza, anche per poter valutare le alternative in campo. La prima riguarda la riduzione dei tempi di percorrenza: si è parlato di un dimezzamento per la bretella Reno-Setta, mentre manca un’analoga valutazione sulla Porrettana riqualificata. La seconda attiene invece ai tempi e alle modalità dei lavori: il ritardo accumulato negli anni impone di entrare fin da subito nel merito, chiarendo quali sono le previsioni di realizzazione e gli impatti sulla viabilità ordinaria». Il tutto senza trascurare un affondo sulla linea ferroviaria «che attende da tempo il raddoppio dei binari, insieme all’aumento del numero e della frequenza delle corse. Un intervento necessario che anche una realtà imprenditoriale importante come la nuova gestione delle Terme di Porretta, appena arrivata sul territorio, ha individuato come prioritario».
Il Resto de Carlino – 23 febbraio 2023