Debora Lolli, presidente dell’associazione piccoli proprietari di case: «È fonte di sporcizia e abbandono». Le opposizioni incalzano il Comune
Il porta a porta per la raccolta differenziata non piace all’Associazione piccoli proprietari di case, sigla legata ad Ascom Bologna che chiede all’amministrazione di accelerare il cambiamento promesso dal sindaco Matteo Lepore in campagna elettorale e, al momento, calendarizzato in primavera. «Dobbiamo evitare che i sacchi di spazzatura vengano lasciati in strada ogni martedì, in attesa del ritiro, creando sporco e degrado. Bisogna ridare lustro al nostro centro, che da anni combatte con questo problema».
La critica arriva dalla presidente Debora Lolli che bussa al Comune per superare «un sistema che, fin da subito, si capiva non avrebbe funzionato, gettando discredito sull’immagine del nostro centro storico, che va invece tutelato».
L’obiettivo di Ascom è accelerare: «Questa incuria danneggia i proprietari di case, chi vive e lavora entro le mura o visita Bologna. Il Comune punta ad aumentare l’offerta di appartamenti in affitto dedicati a famiglie, lavoratori e a un turismo di qualità, ma non si può pensare di rendere attrattivo il centro se poi regnano sporcizia e abbandono – continua la Lolli –. È chiaro che tutto ciò rappresenta un brutto biglietto da visita per Bologna». A prendere la palla al balzo, subito, l’opposizione. Bologna ci piace e Lega, infatti, spronano il Comune. «Condividiamo le dichiarazioni fatte da più parti in merito al degrado in cui versa il nostro centro storico a causa della raccolta dei rifiuti porta a porta. Si parla tanto di bellezza, ma il degrado indecoroso in cui versano i portici Unesco è sotto gli occhi di tutti», afferma la capogruppo di Bologna ci piace, Samuela Quercioli. «Crediamo sia giunto il momento di passare dalle parole ai fatti», chiude la consigliera.
Il porta a porta in centro «va superato subito, Lepore la smetta di perdere tempo. È dal 2020 che lo chiediamo, ricorda dalla Lega il consigliere Matteo Di Benedetto: «Sappiamo che i progetti stanno pian piano prendendo forma, ma altri ritardi sarebbero inaccettabili. Il sindaco si impegni con una data certa».
Infine, Nicola Stanzani (FI) prende di mira anche la carta smeraldo: «Quello che non funziona nella gestione dei rifiuti a Bologna è l’approccio: l’amministrazione considera i cittadini come inquinatori e non come gli attori della raccolta differenziata».
il Resto del Carlino, 10 febbraio 2023