Intervista a Patrizia Raimondi – “Noi in prima linea tutto l’anno per fare cultura”

«Le gallerie lavorano tutto l’anno per una proposta culturale e artistica, non solo commerciale. Per questo vogliamo entrare a far parte del progetto di rilancio della città. Art City è la punta dell’iceberg di un mondo che è sempre in moto»

Parola di Patrizia Raimondi, titolare della storica galleria L’Ariete che in questi giorni presenta la retrospettiva “Angelus novus” di Fabrizio Passarella. Lei lavora da tantissimi anni a Bologna e da sempre rientra nell’associazione delle gallerie che fa capo ad Ascom. Come si prepare a questa edizione di Arte Fiera e di Art City? «Devo dire con un certo ottimismo. Tante persone mi hanno chiesto e hanno dimostrato un certo interesse per questa edizione di Arte Fiera. Come associazione, e io personalmente, abbiamo delle aspettative positive. Abbiamo visto da parte di Bologna Fiere e del direttore Simone Menegoi la volontà di riportare la manifestazione in una posizione primaria nel panorama italiano. Incrociamo le dita». II mercato come sta andando? «Non è fermo e questo è già un fatto positivo. La crisi si sente e ci sono moltissime famiglie che hanno dei problemi economici. Ma c’è anche un pubblico di collezionisti che ancora vede nell’arte un bene rifugio, che è ancora interessato a investire. È vero però che il contesto fmanziario generale fa sì che ogni investimento sia molto, molto mediato e ponderato». Vi aspettate di fare molti affari in questi giorni? «Abbiamo saputo che Arte Fiera ha fatto un grosso investimento sugli ospiti vip, dai collezionisti ai critici, ai direttori di musei. Vediamo che risultati produrrà questa.

PATRIZIA RAIMONDI TITOLARE DELL’ARIETE

C’è un pubblico di collezionisti che vede nell’arte un bene rifugio operazione. Contiamo anche sul pubblico tradizionale di Arte Fiera, che da sempre è molto variegato e comprende dal medio al grande investitore, in arrivo un po’ da tutta Italia». Poi in città vi aspetta Art City, con le gallerie aperte in parte anche di sera. «Noi ci siamo. Art City è un momento importante nel progetto del sindaco Matteo Lepore per dare a Bologna un’immagine potente in campo nazionale e internazionale. Vorrei sperare che in questo progetto le gallerie abbiano un ruolo, dialogando con l’amministrazione, con i soggetti pubblici e privati. Siamo fucine di arte e ci candidiamo come nuovo itinerario culturale da promuovere in una città che ha già un percorso gastronomico, uno museale, uno delle bellezze urbanistiche, uno degli eventi per i giovani. Credo poi che Art City non possa slegarsi da Arte Fiera: è nata proprio come costola dell’expo».

p.n., La Repubblica – 2 febbraio 2023