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L’appello dei residenti spaventati: «Vogliamo telecamere e sicurezza»

Gli abitanti dei Colli chiedono di creare una rete con Prefettura, forze dell’ordine e Comune: «La situazione è tanto peggiorata: adesso ci vengono a rubare in casa anche in pieno giorno»

Terrore e paura. A tre giorni dalla rapina in una villa di via di Casaglia, sui Colli i residenti non si sentono più al sicuro. E sulla chat del comitato di quartiere (che conta circa 150 iscritti) in tanti chiedono maggior sicurezza. «Abbiamo avviato – spiega il presidente del comitato Comicolli, Francesco Cicognani – una collaborazione con la pubblica amministrazione. Non solo, ci stiamo presentando al Prefetto e a tutte le forze dell’ordine al fine di creare una sorta di reticolo fra cittadini e agenti. L’idea è quella di istituire un network di telecamere poste a inizio e fine via cosicché qualsiasi cosa accada sia coperta e sorvegliata». 

I residenti si muovono quindi compatti nel provare a migliorare la situazione sicurezza fuori porta. «Unendoci in gruppo – dice il 68enne Matteo Giovanardi, residente sui Colli da oltre 40 anni – possiamo dar vita a qualcosa di efficace. La situazione negli anni è indubbiamente peggiorata, un tempo lasciavamo le case aperte, ora quasi tutti hanno le inferriate alle finestre e le recinzioni alte più di due metri. Molte case sono dotate di allarme e telecamere, ma è evidente che non basta».

Un altro aspetto importante, secondo le voci di chi abita i Colli, è relativo al cambiamento negli anni di orari e modalità con cui i malviventi fanno irruzione nelle abitazioni. «C’è stato senza dubbio – prosegue Giovanardi – un salto di qualità. Prima entravano quasi sempre a tarda sera, ora invece arrivano in orari in cui le persone molto spesso sono in casa. Anche l’uso delle armi è cambiato. Da me sono entrati tre volte, ma non ho mai avuto a che fare con persone armate». 

Dello stesso avviso anche il presidente Cicognani, che ricorda come le ultime tre rapine in zona dei Colli siano avvenute tutte intorno al tardo pomeriggio. «Sono esperienze terrificanti – aggiunge – che lasciano un segno in chi le vive. Le modalità con cui i malviventi agiscono sono disarmanti, perché avvengono in orari non classici. È chiaro che tra i residenti c’è tanta paura, anche perché molti di noi, avendo a disposizione molto verde, vivono sostanzialmente in giardino. Bisogna trovare una soluzione perché è impensabile che le persone, terrorizzate da questi avvenimenti, si chiudano in casa».

Una situazione che necessita quindi di un intervento in tempi brevi, coi residenti pronti a collaborare con le forze dell’ordine per riportare la sicurezza in questa zona del Bolognese. «Siamo pronti – sottolinea il presidente di Comicolli – a fare la nostra parte in questa battaglia alla criminalità. Ci auguriamo che istituzioni, insieme a polizia e carabinieri, possano ascoltarci ed essere al nostro fianco nell’adottare misure di sicurezza. La comunità che sta nascendo con il nostro comitato ha una coscienza. Non siamo più chiusi nelle nostre case a guardare con sospetto fuori dalla finestra, ma siamo cittadini attivi. Non si tratta più del singolo contro il malvivente, ma l’intera comunità che vuole fare squadra per cercare una soluzione».

Ma la paura dei residenti non finisce alle rapine. C’è anche chi, come il signor Giovanardi, teme che il problema sicurezza possa disincentivare le persone ad abitare i Colli. «È chiaro – conclude – che la fama dei quartieri sia importante. La percezione di un posto più o meno sicuro ti può condizionare nelle scelte. Sarebbe un peccato se questa bellissima zona avesse la nomea di un luogo pericoloso». 

di Chiara Caravelli, il Resto del Carlino, 31 gennaio 2023

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