Nel volume curato da Carlo Sangalli e Marco Trabucchi le strategie di integrazione socio-sanitaria
La tecnologia è un forte alleato per contrastare e limitare l’isolamento e la solitudine degli anziani. La pandemia, infatti, ha dimostrato l’importanza dei social di internet anche per la fascia più adulta della popolazione, che è riuscita a mantenere i contatti con i propri cari attraverso gli smartphone. E proprio del rapporto tra gli anziani e la tecnologia tratta il volume Ipotesi per il futuro degli anziani – Tecnologie per l’autonomia, la salute e le connessioni sociali, a cura di Carlo Sangalli e Marco Trabucchi, edito da II Mulino. Alla presentazione a Fico, moderata da Andrea Zanchi, capocronaca de il Resto del Carlino, lo stesso Trabucchi e Massimo Zucchini, responsabile dell’Area Integrazione sociosanitaria dell’area della non autosufficienza della Regione, hanno commentato i temi del libro, insistendo sull’aiuto delle innovazioni tecnologiche. «Il senso dell’opera è dare il diritto della speranza alle persone anziane – spiega Trabucchi -.
La tecnologia è un aiuto a non invecchiare». Questo aiuto virtuale aiuta i pensionati nella comunicazione e anche nella salute: «La tecnologia può migliorare l’assistenza domiciliare, che al momento è un problema – continua Tra bucchi -. La riabilitazione cognitiva con le tecnologie a distanza potrebbe essere molto più efficace, dando la possibilità agli anziani di disporre del servizio da casa». Al raggiungimento della pensione, la Regione svolge un ruolo importante per accompagnare la fascia di popolazione che lascia il lavoro. «Le istituzioni cercano di mantenere la dimensione assistenziale dovuta, investendo in promozione e in sostegno all’associazionismo – dice Zucchini -. In molti territori, metà dei nuclei familiari sono formati da una persona sola: la tecnologia è tesa a monitorare e prevenire le situazioni di bisogno».
Mariateresa Matrsomarino, Il Resto del Carlino – 28 gennaio 2023
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