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Un nuovo frutteto per la mela della tradizione

Ascom dona 50 alberi dell’antica varietà ’Rosa Romana’, che saranno messi a dimora in Appennino nella terra della Fattoria Zivieri

«La mela Rosa Romana come valore aggiunto dell’Appennino Bolognese». Così ieri mattina nella sede di Confcommercio Bologna, agricoltori, operatori economici e banca di credito cooperativo hanno annunciato un’alleanza per promuovere l’economia appenninica ed in particolare una delle sue eccellenze: la mela Rosa Romana appunto, sulla quale da cinque anni si registra l’impegno diretto dell’associazione presieduta da Dario Mingarelli, affiancato da Antonio Carboni Contini e sostenuta dalla ricerca universitaria coordinata dal professori Silviero Sansavini e Luca Dondini. Nell’occasione il direttore generale di Confcommercio Giancarlo Tonelli ha annunciato la piantagione di un piccolo nuovo frutteto con cinquanta esemplari di melo all’interno della Fattoria Zivieri, alle Lagune di Sasso Marconi.

«Ospitiamo, con molto piacere, la presentazione del Calendario della Mela Rosa Romana dell’Appenino bolognese, un antico frutto d’eccellenza e di qualità di cui si sta cercando di incentivarne l’accrescimento nel nostro territorio. E’ con questo obiettivo che Confcommercio Ascom Bologna ed Emil Banca hanno deciso di donare al nostro territorio, 50 alberi, che saranno piantati, nelle prossime settimane, nell’area verde della Fattoria Zivieri a Sasso Marconi, luogo ideale per lo sviluppo di questa coltura». Un obiettivo condiviso da Daniele Ravaglia, direttore generale di Emil Banca: «Il recupero e la valorizzazione delle antiche colture, come delle culture, dei territori di cui facciamo parte è un’attività che da sempre caratterizza la nostra banca. Per sostenere un territorio bisogna prima di tutto conoscerlo e farlo conoscere, puntando sulle eccellenze di cui il nostro Appennino è ricco grazie all’attività dei comitati soci locali, Emil Banca è parte integrante delle comunità e sono orgoglioso che un’attività così carica di significati come il recupero della mela Rosa Romana sia stata promossa».

La storia e le caratteristiche colturali e nutrizionali che rendono preziosa questa mela sono state illustrate da Dario Mingarelli, che è anche autore dei testi della quarta edizione del calendario che, insieme alle notizie sul frutto, ha allargato il suo sguardo ai borghi appenninici, agli antichi esemplari di melo, senza trascurare gli aspetti gastronomici affidati alle ricette di Gino Fabbri, Camilla Belletti, Franco Santoli, Carlo Gaggioli, Andrea Tedeschi e Laura Boraggini. «Ben venga questo nuovo frutteto, perchè il salvataggio di questa varietà avrà successo se si ripiantano i meli, serve un sistema di incentivi, per salvare l’agricoltura di montagna», ha insistito Mingarelli.

Gabriele Mignardi, Il Resto del Carlino – 19 gennaio 2023

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