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Emergenza neve. Il ministro Santanchè: «Risorse dai fondi Covid»

L’incontro con le regioni e le categorie del settore

Un piano di azione, da sviluppare in quattro mosse, per contrastare «l’emergenza neve». È la strategia messa a punto ieri, nel corso dell’incontro che ha riunito a Roma il ministro al turismo Santanchè, i rappresentanti delle Regioni coinvolte e le categorie del settore. «Abbiamo un fondo del ministero per poter finanziare investimenti per gli impianti di risalita e sull’innevamento – spiega la ministra – e abbiamo deciso che possiamo ristornare gli investimenti che molte di queste località danneggiate hanno fatto nel 2022». Come secondo passo, invece, la ministra spiega di essere al lavoro «per poter liberare i fondi Covid che alcuni Regioni hanno in pancia, ma che non possono essere utilizzati per altre finalità. E crediamo di poterlo fare rapidamente». La terza misura punta invece a«dare delle risposte anche ai lavoratori stagionali, come i maestri di sci», mentre «stiamo lavorando anche su una misura del governo Monti – conclude – relativa al fatto che il 50% della riscossione dei comuni doveva essere stornato per le zone disagiate, e invece in questo momento emergenziale sarebbe opportuno che queste risorse potessero rimanere sul territorio». 

«Come Regione ci siamo fatti capofila di alcune proposte, a partire dallo svincolo dei residui non assegnati dei bandi Covid, che sarebbero immediatamente utili per le imprese coinvolte, anche se di certo non risolutivi» sottolineano il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e l’assessore al Turismo, Andrea Corsini. Fa eco Igor Taruffi, assessore regionale alla montagna: «Bisogna intervenire in tempo, con risposte concrete: a pagare lo scotto non sono soltanto gli impianti sciistici, ma anche tutte le attività che ruotano intorno, dai ristoranti agli alberghi. E che generano indotto». Intanto, nelle Marche le prime nevicate – seppur non sufficienti – fanno però ben sperare: sulle piste di Frontignano di Ussita, nel cuore del cratere sismico, sono infatti arrivati i primi fiocchi. Bisognera però attendere per capire quale sorte toccherà agli impianti sciistici marchigiani, dove attesa e fiducia crescono all’unisono. 

g. d. c., Il Resto del Carlino – 12 gennaio 2022

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