Se Borgo Panigale è una città nella città, la Scala è un quartiere nel quartiere
La denominazione deriva dal passaggio che ancora collega il ponte sulla ferrovia alla stazione; si chiamavano così una trattoria al bivio fra la Via Emilia e la Persicetana e una concessionaria d’auto (nella quale ho lavorato ai tempi dell’università). Oggi, ma 200 metri più a ovest, è la denominazione della farmacia che si fregia e si pregia
La Repubblica – 9 gennaio 2023
del titolo di “Antica”, attiva dal 1750. È di proprietà delle sorelle Abelli, Anna e Gabriella, figlie e madri d’arte, per tre generazioni passate e presenti. «Mio padre la rilevò nei primi anni 60 e la portò nella sede attuale durante i lavori di costruzione della tangenziale», racconta la dottoressa Anna, quella impegnata nel passaggio di testimone alle due figlie. «Allora si lavorava molto in proprio, nel senso che come erboristeria producevamo diversi medicinali nel nostro laboratorio, con il tempo siamo inevitabilmente passati solo ai prodotti industriali». Ogni farmacia è un punto d’incontro fra il medico di base e nei casi estremi il pronto soccorso, mentre parliamo arriva gente che presenta ricette e ne approfitta per chiedere consigli su ascessi con prurito e mal di schiena. «Si fidano, si affidano. Poi però hanno anche delle convinzioni di base che non cambiano. Questo è un quartiere multietnico e allora le persone dell’Estremo Oriente chiedono prodotti naturali, quelli del Medio Oriente si fidano soprattutto dei prodotti farmaceutici chimici. Gli Italiani? Sempre più “green” e io capisco e approvo, il corso di laurea in Farmacia prevede un esame di Botanica e, in fondo, la natura è sempre stata ed è ancora la farmacia più grande di tutte». Giusto ricordarlo, per i comportamenti virtuosi o no, prima che si riducano gli “orari di apertura” della farmacia Terra. O prima che chiuda del tutto: non la natura, quella c’era prima e ci sarà
dopo, prima della scomparsa del genere umano.
Comune e commercianti insieme per l’area nel cuore del centro: «Valorizziamo i negozi storici e favoriamo l’insediamento di nuove realtà»