Il Comune recepisce la nuova scadenza per gli spazi esterni concessi durante la pandemia Cancellata la gratuità. Ascom: «Completamente insoddisfatti»
Il Comune recepisce la proroga ai dehors Covid stabilita dal Governo, che ha spostato la scadenza delle occupazioni di suolo pubblico concesse durante la pandemia da oggi al 30 giugno 2023. Ma se negli ultimi tre mesi la giunta Lepore aveva azzerato il canone per l’occupazione del suolo pubblico (Cosap) per i dehors Covid, dal primo gennaio al 30 giugno ne chiederà il pagamento ai gestori.
Una decisione che – visto il momento di crisi che si prolungherà anche nei mesi a venire – lascia «completamente insoddisfatti» Ascom, Confesercenti e Cna.
Perché, afferma Loreno Rossi, direttore di Confesercenti, poiché «la proroga è un obbligo di legge voluto dal governo per dare una mano alle attività, ci saremmo aspettati dal Comune almeno un segnale».
«Da subito – gli fa eco Giancarlo Tonelli, direttore dell’Ascom – ritenevamo si sarebbe potuto inserire uno sconto del 50% della Cosap. Siamo quindi insoddisfatti di un provvedimento che, in un momento in cui la crisi non accenna a mollare la presa, penalizza le attività commerciali e i pubblici esercizi».
Tonelli comprende, visti i riflessi della crisi anche sul bilancio comunale, «l’intenzione di non concedere più la gratuità della Cosap per i dehors Covid». Ma limitarsi alla soglia del 50% «sarebbe stato un segnale concreto nei confronti del settore».
Anche Confesercenti, afferma Rossi, era «disponibile a un compromesso, a incontrarsi a metà strada». Dalla giunta Lepore, invece, «arriva un segnale politico sbagliato. Il governo ci dà la proroga e il Comune ce la fa pagare».
Le categorie invitano quindi l’amministrazione a «rivedere al più presto» questa decisione.
Il Comune, dal canto suo, ha fissato un nuovo incontro a fine gennaio. Con la promessa di vedere, a consuntivo di bilancio, se ci sarà la possibilità di rivedere la politica fiscale con misure a favore delle imprese del commercio e dell’artigianato. Si verificherà quindi la sostenibilità di interventi di defiscalizzazione ad hoc, come per esempio sconti su Cosap e Tari tutto l’anno.
Nel febbraio scorso, la giunta Lepore aveva approvato nuovi criteri per i dehors Covid, con l’obiettivo di attenuarne l’impatto sulla città. All’interno della Ztl si era prevista la riduzione dei dehors a un solo stallo di sosta (pari a circa 10 metri quadrati) in luogo dei due stalli che rimangono consentiti al di fuori della Ztl.Nelle piazze del centro storico, la concessione di dehors Covid aggiuntivi (o nuovi) era per una metratura massima di 10 metri quadrati invece dei 20 o 30 prima consentiti, nel rispetto delle norme sulle aree libere e di passaggio.
Luca Orsi, Il Resto del Carlino – 31 dicembre 2022