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Scatta l’sos in corsia. I privati all’Ausl: «Senza altre risorse difficile trovare i letti»

Orta (Aiop): «Sono stato convocato dal direttore generale Bordon. Avremmo potuto mettere a disposizione 40 posti non Covid Ma il budget resta lo stesso, vedremo se ci sono margini non utilizzati»

La ’ricognizione’ sui posti letto per cercare di ridurre le attese dei cittadini nei Pronto soccorso, soprattutto in caso di ricovero, non sembra fare molti passi avanti. Almeno per il settore del privato accreditato.

«Sono stato convocato dal direttore generale dell’Ausl, Paolo Bordon – spiega Averardo Orta, presidente Aiop Bologna, l’Associazione dell’ospedalità privata –, ma purtroppo mi ha detto che non ci sono risorse aggiuntive all’interno del budget previsto per quest’anno, chiedendomi però di ottimizzare i ricoveri». Ma in che modo? «Se ci sono dei margini di budget finora non utilizzato, ma è difficile visto che ormai siamo a dicembre, possiamo utilizzarli per ricoveri di area medica, oppure cercheremo di organizzarci per ricevere dei ricoveri anche nei giorni festivi. Ma di più non potremo fare». Eppure Orta nei giorni scorsi aveva offerto la disponibilità di 40 letti non Covid, 20 a Santa Viola e 20 nella nuova Villa Bellombra.

Tuttavia, che i segnali non fossero buoni si era capito già dalle parole di Bordon, intervenuto recentemente alla presentazione dell’undicesimo bilancio di sostenibilità di Aiop, e soffermatosi sulle previsioni dell’Ausl per la spesa dei consumi energetici: rispetto al 2021 le bollette sono triplicate. «Da 14 milioni di euro a 40 milioni stimati per il 2022. Non credevo che avremmo dovuto confrontarci con bilanci drammatici. Dall’emergenza Covid siamo passati a un’emergenza non prevista legata all’aumento del costo dell’energia», ammetteva il manager.Adesso resta da capire come procede la seconda ’ricognizione’, quella interna alle strutture della sanità pubblica, compresi gli ospedali del territorio. 

In seguito alle segnalazioni dei cittadini sulle lunghe attese prima di un ricovero, una settimana fa è scattato anche l’allarme ’istituzionale’ sull’affollamento dei Pronto soccorso e la carenza di posti letto. Luca Rizzo Nervo, assessore alla Salute di palazzo d’Accursio, dopo aver ammesso che «la situazione segnalata dai cittadini è intollerabile», a proposito dei due anziani rimasti a lungo in attesa di ricovero al Pronto soccorso del Sant’Orsola, ha anche aggiunto di essere preoccupato per l’anticipo della congestione nelle strutture di emergenza-urgenza, perché «di solito le situazioni di maggiore complessità nel rapporto tra ingressi nei Pronto soccorso e ricoveri si registrano durante il picco dell’influenza, quindi tra gennaio e febbraio. Einvece adesso siamo appena a novembre, già con queste problematiche: è un motivo di grande allarme». 

Per questo il giorno dopo aveva convocato in Liber Paradisus i tre direttori generali delle Aziende sanitarie del nostro territorio, Chiara Gibertoni del Sant’Orsola, Paolo Bordon dell’Ausl e Anselmo Campagna del Rizzoli: al termine dell’incontro era emersa la necessità della doppia ’ricognizione’. Ora si attende il prossimo vertice.

Donatella Barbetta, Il Resto del Carlino – 1 dicembre 2022

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