Postacchini: «Impatto profondo sulle imprese». Tonelli: «L’irregolarità ’brucia’ 3.500 posti di lavoro» Visconti: «Fenomeno da monitorare». Il procuratore Amato: «Stop allo sfruttamento della manovalanza»
Confcommercio Ascom lancia ‘No abusivismo, Sì legalità’, una campagna che ha l’obiettivo di promuovere la legalità e la sicurezza negli acquisti.
«L’illegalità ha un impatto profondo sulle imprese – dice Enrico Postacchini, presidente di Ascom –. Non abbasseremo la guardia su temi come il commercio su strada e sulle piattaforme e la riproduzione di falsi. Ci sono mondi che assaltano il mercato regolare e che non rispettano le regole».
La campagna vede il patrocinio di istituzioni e forze dell’ordine, creando una collaborazione sinergica sul territorio. Ieri è stata presentata in Prefettura.
«C’è la necessità di un tavolo che monitori il fenomeno – spiega il prefetto Attilio Visconti –. Bisogna interagire con il sistema di informazione della Guardia di finanza, per indirizzare l’azione delle forze di polizia nelle aree in cui il fenomeno è concreto». L’obiettivo dell’iniziativa è combattere l’abusivismo commerciale, sensibilizzando i consumatori e tutelando i lavoratori e le imprese regolari. L’acquisto di prodotti contraffatti favorisce le organizzazioni criminali e incrementa il lavoro nero.
«Oltre all’abusivismo commerciale, vediamo lo sfruttamento della manovalanza – afferma il procuratore capo Giuseppe Amato –. Spesso sono soggetti irregolari che lavorano con le organizzazioni criminali, che vengono sfruttati».
Il fenomeno dilaga anche negli e-commerce: «L’abusivismo è in espansione online, dove è difficile da arginare – racconta il questore Isabella Fusiello-. Non serve solo repressione, ci vuole prevenzione e divulgazione della legalità».
L’iniziativa si affianca a un’altra campagna di Ascom, ‘Legalità, mi piace’, incentrata sulla criminalità che coinvolge le imprese commerciali, turistiche, dei servizi e dei trasporti. L’indagine di Confcommercio-Ascom nazionale sull’anno 2021 mostra come le attività illegali attuano sul mercato a discapito di quelle regolari: «Le cifre in miliardi sono chiare – spiega Giancarlo Tonelli, direttore generale di Ascom –. A livello cittadino, sono oltre 3.500 le persone che non riescono a trovare un posto di lavoro nelle nostre realtà associate sul territorio di Bologna, a fronte del 6,3% di mancato fatturato all’interno delle aziende».
La campagna coinvolge le istituzioni sul campo: «Abbiamo introdotto più attenzione in Piazzola– dice Luisa Guidone, assessora all’Economia di vicinato e commercio, legalità democratica e lotta alle mafie –. Con controlli specifici ci siamo occupati della merce di seconda mano, spacciata come nuova».
Un’innovazione, che cerca di limitare il fenomeno in collaborazione con le forze dell’ordine: «La cooperazione è concreta e costante – spiega Romano Mignani, comandante della polizia municipale –. Siamo a disposizione dei cittadini e dei commercianti. L’iniziativa è un valore aggiunto». «L’Arma arriva nei distretti più periferici – chiude Rodolfo Santovito, comandate provinciale dei carabinieri –. Con le nostre componenti specialistiche, riusciamo a stare in guardia per tutelare la cittadinanza e il territorio».
Mariateresa Mastromarino, Il Resto del Carlino – 18 novembre 2022