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Caso Caab, fumata grigia. Nuovo incontro coi Cobas

Dopo il nulla di fatto di ieri, il prefetto oggi cercherà ancora la mediazione

Il tavolo si aggiorna. Torneranno questa mattina in Prefettura i rappresentanti sindacali di Si Cobas e i vertici del Caab, dopo che l’incontro di ieri ha portato a un nulla di fatto. Infatti, il tavolo è stato rinviato a questa mattina, con invito esclusivo a Si Cobas e gestori del Centro agroalimentare, dopo che i toni tra i sindacalisti e le altre parti, in particolare i rappresentanti di due coop di logistica che hanno licenziato dei rappresentanti della sigla, si sono eccessivamente scaldati.

L’obiettivo resta quello di trovare una mediazione pacifica allo stato di agitazione che ha portato, negli scorsi mesi, a cinque scioperi con blocco degli accessi al mercato da parte di lavoratori dei Cobas. «Ma se non si verrà incontro alle nostre richieste, continueremo con le a proteste – attacca Tiziano Loreti dei Si Cobas –. La minaccia dell’intervento delle forze dell’ordine non ci spaventa».

All’origine degli scioperi (l’ennesimo domenica sera, durante il quale i lavoratori hanno bloccato gli ingressi al Centro dalle 18 alle 6 della mattina dopo), i licenziamenti di tre delegati sindacali Cobas da parte delle due cooperative di logistica presenti ieri al tavolo; in realtà i licenziamenti totali sarebbero cinque, ma due trasportatori hanno già trovato un’altra collocazione. «Ma i toni ci suggeriscono che da parte dei sindacalisti manchi una vera volontà di trovare una mediazione e un accordo: questo preoccupa molto noi e gli altri attori attivi al Caab. Ne va della nostra tranquillità operativa», riflette Valentino Di Pisa, presidente di Fedagromercati. 

Ieri al tavolo si sono presentati oltre a lui, ai sindacalisti e alle due coop di logistica anche il vicedirettore del Caab Duccio Caccioni. Il Caab si è a propria volta offerto di aprire un tavolo interno per discutere della situazione. Il blocco con annesso sciopero dell’altra notte, durato dodici ore, avrebbe portato un calo dell’attività lavorativa «del 30 per cento», aveva stimato nell’immediatezza del fatto Di Pisa.

Mentre il presidente del Caab Marco Marcatili aveva annunciato di avere sporto denuncia contro ignoti per l’organizzazione del ’picchetto’, lunedì. Infine, il prefetto Visconti ha promesso «un intervento deciso delle forze dell’ordine» qualora i sindacalisti decidessero di salire ancora una volta sulle barricate. «Il mio dovere è tutelare chi vuole lavorare, le imprese e che un pubblico servizio funzioni», le sue parole al Carlino, dopo l’ennesimo sciopero di domenica. 

di f. o., il Resto del Carlino, 17 novembre 2022

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