Per i lettori il volume scritto a quattro mani da Raffaella Cavalieri e Giancarlo Tonelli, edito da Minerva «Una raccolta di aneddoti, testimonianze, curiosità e personaggi raccontati nei secoli da visitatori illustri»
Dotta, rossa, grassa, turrita. Sono appellativi che fanno subito pensare a Bologna. Da sempre. «Una delle città più antiche e più importanti d’Italia», si leggeva sulle guide del Grand Tour. Una città meta, da secoli, di visitatori illustri da tutto il mondo. Che hanno lasciato il loro ricordo di Bologna – dei suoi monumenti, della sua cucina, dei suoi abitanti – in pagine di diari, taccuini, lettere, articoli, versi. Grandi voci di un passato lontano e recente – da Goethe a Byron, da Dickens a Wagner, da Matilde Serao a Guido Piovene – che Giancarlo Tonelli, direttore dell’Ascom, e Raffaella Cavalieri, dottore di ricerca in Letteratura e Comunicazione all’Università di Siena, hanno raccolto a quattro mani nel libro ‘Il fascino dolce di Bologna bella’, edito da Minerva, che venerdì 25 novembre sarà in regalo in edicola, abbinato al Carlino a Bologna e Imola.
«Questo libro, di agevole lettura, è pensato come un omaggio non solo ai bolognesi, ma anche ai tanti turisti che sempre più numerosi apprezzano le bellezze della nostra città», spiega Tonelli. «Dietro alle testimonianze dei grandi viaggiatori del passato che si sono fermati a Bologna e ne sono rimasti affascinati, si celano aneddoti, curiosità, personaggi, brani di storia, cultura, stili di vita e costume».Il libro è ricco di immagini storiche della città, tratte dall’archivio di Genus Bononiae.
«L’anno prossimo – aggiunge Tonelli – prepareremo un’edizione per le librerie e una versione in lingua inglese». Nel libro, spiega ancora il direttore dell’Ascom, «sveliamo, a piccoli sorsi, la Bologna che è rimasta nel cuore di tanti, tra curiose percezioni, brevi citazioni, esperienze e descrizioni che la rendono ancora più affascinante, sotto molteplici punti di interesse, perché letta attraverso uno sguardo esterno».
Bologna è stata considerata, per secoli, seconda solo a Roma in quanto a tesori artistici. Alla fine del ’600, nel suo Nouveau voyage d’Italie, una delle prime guide dedicate all’Italia, il francese François Deseine avverte il visitatore che si ferma sotto le Due Torri: «Bologna è così rinomata per le sue belle pitture, che il forestiero deve farvi un soggiorno lungo per vederle con comodo».
Con ‘Il fascino dolce di Bologna bella’, scrive Tonelli nella prefazione, «abbiamo voluto immaginare un percorso all’interno della nostra città, riprendendo quanto era rimasto nel cuore e nell’anima di questi ospiti importanti e significativi».
Luca Orsi, Il Resto del Carlino – Bologna 16 novembre 2022