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Dalla tuta blu al cappello da chef, l’ex operaia ai vertici del gusto

Maria Pia Vitali, 48 anni, ha lasciato la fabbrica per inseguire i suoi sogni in cucina: premiata dall’Associazione Italiana Cuochi

GAGGIO MONTANO Lascio l’officina, scelgo la cucina. Maria Pia Vitali, 48 anni, ex operaia specializzata in controllo qualità e trattamenti termici in aziende primarie dell’Appennino, alla Demm, e poi alla Palmieri. Quattro anni fa, in vista dell’ennesima scadenza di contratto, ha deciso di cambiare vita. Ha lasciato la tuta blu per indossare la divisa bianca di cuoco e poi di chef.

Una scelta coraggiosa e felice visto che pochi giorni fa a Firenze è stata premiata dall’Associazione italiana cuochi con le Cinque stelle d’oro alla cucina per il suo ruolo nella promozione della buona cucina. Un riconoscimento ricevuto dalle mani del presidente Simone Falcini che è una consacrazione della chef di Gaggio Montano, ma anche un omaggio ai prodotti tipici dell’Appennino Bolognese. Il piatto col quale ha conquistato il vertice della rassegna annuale promossa dall’associazione di rango nazionale è un inno ai sapori del territorio nel quale è nata e cresciuta, e dove vive insieme al marito e ai suoi due figli. «Il piatto che mi è valso questo premio l’ho intitolato: Castagni d’inverno. Si tratta di un primo decisamente rappresentativo dell’Appennino Tosco Emiliano, dove prodotti poveri legati alla tradizione contadina come le castagne, le mele, le noci, la carne di maiale, le ortiche, diventano la ricchezza del territorio». Appassionata di cucina sin da bambina è cresciuta osservando nonna Ondina all’opera.

«Sono cresciuta con questi ingredienti e questi sapori fin da piccola. Imitavo la nonna nelle preparazioni della nostra tradizione. Ho preso il diploma di chimico e subito dopo ho lavorato due anni come aiuto cuoca. Poi ho virato verso un lavoro che allora era più sicuro, e con orari più compatibili con gli impegni di famiglia – racconta la chef –. Ma il mio sogno nel cassetto era sempre lo stesso: fare la cuoca di professione». Così, con la complicità della crisi diffusa del settore metalmeccanico in Appennino, a 44 anni, la decisione di passare al ‘trattamento termico’ di materie prime più gustose: «Ho concentrato passione e lavoro. Ho ripreso la scuola, sono arrivata al diploma di cuoco professionista all’Accademia chef di Bologna. Poi lo stage a Rubiera con la chef Chiara Cattini». Quindi il ritorno a Silla, la continuazione degli studi all’Accademia italiana chef e l’approdo alla cucina dell’Hotel Corte Antica di Gaggio. Oggi Maria Pia Vitali sarà protagonista di show cooking nella piazza di Grizzana per la prima Sagra della mela Rosa Romana e le immagini dei suoi piatti finiranno sul suo blog Appennino Gourmet.

Gabriele Mignardi, Il Resto del Carlino – 13 novembre 2022

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