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Celso De Scrilli: «I taxi sono pochi. Bisogna trovare una soluzione»

Il presidente di Federalberghi: «Molte lamentele da parte dei turisti che faticano ad arrivare in hotel E con la ripresa delle fiere ci aspettiamo già lunghe file di gente in coda. La città si merita una risposta»

«Non ci si può nascondere. Le criticità ci sono e vanno affrontate tempestivamente: i taxi, a Bologna, sono troppo pochi e il sistema ha bisogno di essere rivisto». Celso De Scrilli, presidente di Federalberghi e vicepresidente di BolognaFiere, è netto. Le 722 auto bianche sul territorio rappresenterebbero una cifra ragionevole «se solo fossero in servizio tutte nello stesso momento. O, almeno, la maggior parte – precisa –. E’ evidente però che questo non accade». 

De Scrilli, quali sono i disagi maggiori? 

«Partiamo dalle lunghe, lunghissime file di turisti e cittadini fuori dal quartiere fieristico, in attesa di salire a bordo di un taxi. Dopo la pandemia siamo ripartiti con gli eventi, ma è noto a tutti come in quelle occasioni la città si riempia di persone in arrivo da ogni angolo del Paese e del mondo. Bisogna che il servizio sia adeguato a dovere».

Cos’altro?

«Da non sottovalutare sono anche le numerose lamentele dei turisti che, una volta arrivati nel nostro territorio, faticano a trovare un taxi che li riesca ad accompagnare in albergo. Ora la maggior parte delle persone viaggia in aereo o in treno, ed è chiaro che tutti questi visitatori, muniti di valigie, abbiano bisogno di un’autista che possa portarli a destinazione. In orario e senza troppa fatica…»

Il 9 novembre, a Bologna Fiere, si svolgerà Eima, la rassegna mondiale della meccanica agricola.

«Esatto. Ci aspettiamo già moltissime persone in coda, in attesa di un taxi e questo ci preoccupa. Verrà gente da tutto il mondo tra visitatori ed espositori. I quali, infatti, sono soliti a sottolineare queste criticità». 

Come intervenire? 

«Bisogna aprire un confronto. Che sia partecipato e che sappia sciogliere i nodi di questa mobilità. E’ importante che coinvolga non solo i tassisti e la pubblica amministrazione, ma anche le altre realtà, come la Fiera».

Quali gli argomenti su cui discutere tempestivamente?

«La città merita risposte. Bisognerà affrontare il tema della flessibilità, degli orari. La vita e i movimenti sul nostro territorio sono cambiati e, parallelamente, il servizio dei taxi non può rimanere a com’era dieci anni fa. Bisogna andare di pari passo, per garantire risposte efficaci alle necessità di chi qui abita ma anche di chi, qui, viene a visitare le nostre fiere, mostre e bellezze. Non solo».

Cos’altro?

«Questo confronto deve essere chiaro. Bisogna discutere, insieme, per trovare una soluzione che possa andare bene a tutti. Non è facile ma si tratta di un argomento che merita, oggi più che mai, grande attenzione. Non è insolito che un cittadino, se non ha prenotato una corsa, rimanga ad aspettare fuori dalla Fiera anche per mezz’ora». 

Giorgia De Cupertinis, Il Resto del Carlino – 4 novembre 2022
Celso De Scrilli, presidente Federalberghi Bologna
Celso De Scrilli

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