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Caro bollette, la sanità privata e il rebus inverno

L’allarme di Orta, presidente di Aiop: «A luglio spesi 678mila euro, a fine anno la stima è di oltre un milione e 600mila euro»

«La situazione per le strutture sanitarie accreditate è molto seria: servono aiuti. Che si tratti di sgravi fiscali, agevolazioni, aumenti del budget: decidano loro (la Regione) quali misure adottare, altrimenti non si supera l’inverno». Il grido d’allarme questa volta viene lanciato da Averardo Orta, presidente Aiop Bologna (che riunisce il maggior numero di cliniche private del Bolognese), dopo che anche dall’Ausl di Bologna e dal Sant’Orsola sono state espresse grandi preoccupazioni per l’altissimo costo delle bollette energetiche.

A titolo di esempio vengono forniti i costi relativi a gas ed energia elettrica, sostenute dalle società che hanno fondato il Consorzio ospedaliero Colibrì e sono: Villa Ranuzzi, Villa Serena, Casa di cura Villa Bellombra, l’ospedale privato Santa Viola e la Casa di cura Ai Colli. Queste cliniche, a fine di luglio, hanno pagato complessivamente circa 678mila euro: la stima di spesa per la fine di quest’anno sarà di oltre un milione e 600 mila euro.

«Siamo in gravi difficoltà perché con le attuali tariffe, le strutture accreditate non riescono a sostenere i costi – afferma Orta –. Questo perché non possiamo aumentare tariffe che sono decise a livello regionale, inoltre abbiamo standard ben precisi da rispettare per il benessere dei nostri pazienti. Non possiamo certo abbassare la temperatura nelle camere dei reparti oppure fare indossare maglioni a persone che devono fare flebo. A livello di risparmio energetico non possiamo fare di più: abbiamo già tecnologie ad alto risparmio. Siamo chiusi in una gabbia dalla quale non usciamo, se non arriva qualche tipo di aiuto. E tutto questo accade quando i contagi da Covid ripartono e mentre stiamo cercando di dare tutto il nostro contributo per allentare le liste d’attesa che si sono accumulate con la pandemia. Da considerare che gestiamo 1.433 posti letto».

Alla domanda che cosa possa accadere se non dovesse arrivare qualche tipo di sostegno da parte della Regione, il presidente sottolinea «che lo scenario non è prevedibile. Quando i soldi per ripianare finiscono qualcosa succede. Abbiamo inviato una lettera alla Regione in cui facciamo presente le enormi difficoltà: siamo in attesa di risposta. Una questione che vorrei evidenziare – precisa – è che Villa Bellombra è piena di pannelli solari che non sono ancora utilizzati perché non arrivano le autorizzazioni»

Intanto Ausl di Bologna e Sant’Orsola, attraverso un piano studiato a livello interaziendale, hanno stilato una sorta di guida operativa per i dipendenti al fine di risparmiare energia e gas. Tra queste indicazioni: non prendere l’ascensore, ma le scale; lavare le mani con acqua fredda; arieggiare i locali ma per pochi minuti; spegnere le stampanti; utilizzare il più possibile la luce naturale e non oscurare le finestre; non coprire i termosifoni e abbassare la temperatura di un grado (che può far risparmiare dal 5 al 10 per cento di combustibile).

Monica Raschi, Il Resto del Carlino – 14 ottobre 2022

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