L’anniversario. L’associazione italiana contro leucemie, linfomi e mieloma compie trent’anni.
E festeggia il suo operato nel territorio, mostrando i risultati raggiunti nel campo della ricerca e dell’assistenza. Dal 1992 a oggi si contano 16 milioni di euro destinati alla ricerca scientifica, nove milioni all’assistenza e oltre 485mila ore di volontariato. Traguardi, che dimostrano l’eccellente lavoro di Ail, basato sulla sussidiarietà circolare e sulla pratica della cura. «Ail è ben organizzata – dice il presidente Gaetano Bergami –. L’eredità ricevuta dall’ex presidente Contedini è importante, per questo guardiamo al futuro con nuove iniziative». Tra queste, lo sportello di ascolto telefonico ‘Pronto, c’è Ail’, per i pazienti e le famiglie: «Il servizio dei volontari risponde alle esigenze degli assistiti, dando sostegno e informazioni», aggiunge la volontaria Elisa Morelli. Oltre al volontariato, Ail lavora al fianco del Sant’Orsola e dell’Istituto di Ematologia ‘L. e A. Seràgnoli’, sostenendo la ricerca scientifica. «Ail è una compagna di viaggio – spiega Chiara Gibertoni, direttore generale del Sant’Orsola –. Volgiamo lo sguardo verso l’operato della società, che ha unito il terzo settore e il campo clinico, dimostrando l’importanza del dono della gratuità dei suoi volontari». A queste parole si aggiungono quelle di Michele Cavo, direttore dell’UOC del Seràgnoli: «Il supporto di Ail è fondamentale. Il futuro insieme sarà ancora più ampio». Un esempio di questa collaborazione è Cataldo, ex paziente con linfoma al Seràgnoli, ora volontario: «Io sono vivo grazie alla ricerca. Bisogna avvicinarci al volontariato, perché fa parte della realtà quotidiana». Tra i presenti, Cristina Ceretti, consigliera comunale, ed Elisabetta Tura, socia Ail e figlia del faro dell’ematologia Sante Tura.
Mariateresa Mastromarino, Il Resto del Carlino – 13 ottobre 2022