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Caro-bollette, la ricetta del gruppo Monti

I vertici della società rilanciano: «Abbiamo appena investito sulle Terme di Porretta e resteremo aperti, nonostante tutto»

Cure termali e sanitarie, il caro-bollette, il neonato plesso delle storiche Terme di Porretta e la strada delle Terme.Sono i temi affrontati da Antonio Monti e Graziano Prantoni, rispettivamente direttore scientifico e general manager del colosso Gruppo Monti Salute Più. I due, storicamente a capo del Gruppo, hanno risposto all’unisono e in modo complementare.

Che cosa comprende esattamente il Gruppo e che cos’è?

«Si tratta di un gruppo storico che parte da Porretta e arriva a Venezia – spiegano i due –. Una struttura complessa composta da stazioni termali (sei stabilimenti), tredici poliambulatori e due villaggi: quello della Salute Più e quello di Porretta. Tutte le nostre acque termali sono state riconosciute dal Ministero della Salute e con il numero di stabilimenti e piscine siamo uno dei più importanti gruppi a livello nazionale con oltre 50 anni di storia». 

Quali sono le prestazioni che offrite? 

«Varie e molteplici sono le prestazioni. Ci sono i bagni termali integrati che garantiscono al corpo un benessere, ed un lavoro, ionico-fisioterapico-neurale in base al movimento e all’attività che si va a fare nell’acqua stessa, c’è la riabilitazione e ne abbiamo di tre tipi: termale, ambulatoriale e naturale (tra gli spazi verdi dei nostri Villaggi), c’è la parte della diagnostica, molto importante per noi: il Bodi a Bologna e il Vitalis a Ferrara con strumentazioni di ultima generazioni, risonanza 3 tesla, 1,5, tesla, tac e molto altro, ci sono i due Villaggi legati e immersi nelle bellezze dell’Appennino, collegati dalla meravigliosa strada delle terme, ora percorribile, secondo vari percorsi scaricabili, a piedi, in bici o in auto, di modo da poter immergersi a pieno nel mondo del benessere fisico». 

Caro-bollette. Un trauma attuale che ha fatto ‘crollare’ tante realtà anche nel vostro ambito. Come pensate di affrontarlo? 

«Noi abbiamo, in quanto polo medico-termale accreditato e convenzionato con il servizio sanitario nazionale, una responsabilità sociale: diamo ai nostri frequentatori, benessere e salute. Non possiamo chiudere e abbiamo dovuto prendere qualche accorgimento in attesa, speriamo, che il nuovo governo dia aiuti concreti alle nostre realtà. Le nostre bollette del gas sono decuplicate e, con ben 40 vasche termali, il problema si fa sentire, ma non ci intimorisce. Per ora abbiamo aumentato, anche se di poco, alcune tariffe. Stiamo, però, lavorando alacremente a un ambizioso progetto di autonomia energetica». 

Parliamo della novità: l’acquisizione dello storico plesso delle Terme di Porretta. 

«Siamo arrivati a questo risultato, ad aprile, grazie a un grande lavoro inter istituzionale. Porretta comprende il complesso termale principale attualmente in attività a cui vogliamo aggiungere il recupero di ‘Porretta Vecchia’, Puzzole e Terme Alte, edifici straordinari della prima metà dell’800. C’è poi un’oasi termale di venti ettari dove sposare la natura al cento per cento e il plesso ‘Val Verde’, dodici ettari dedicati al fitness open air. A Porretta lo spazio è tale che ci si può dedicare a cure di ogni tipo: a quelle di segmentazione antalgiche, fisioterapiche e osteo-muscolari, a quella di medicina estetica e a cure per il rinnovo della propria corporeità muscolo, scheletrica, neurale e viscerale».

Zoe Pederzini, Il Resto del Carlino – 12 ottobre 2022

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