Il presidente Postacchini: «Servono misure simili a quelle del periodo Covid». Il direttore Tonelli: «Il governo batta un colpo»
Il caro energia pesa come la pandemia per le imprese. Da qui, tra caro bollette e spinta inflazionistica fuori controllo, servono provvedimenti straordinari e immediati per le imprese del terziario.
«Misure – sottolinea Confcommercio Ascom di Bologna – che al pari di quanto avvenuto nei due anni di pandemia, occorre mettere a disposizione delle aziende del commercio, della ristorazione, del turismo, dei servizi e delle professioni».
Obiettivo: fronteggiare un’emergenza che, da un anno a questa parte, stringe nella propria morsa imprese, lavoratori e famiglie. Una morsa che non accenna ad allentarsi ed anzi porta con sé ulteriori, pesantissimi rincari anche nelle bollette di ottobre. Il rischio, ricorda l’associazione, è che nel brevissimo periodo, un’inflazione già al 9% a livello nazionale, alimentata dalla corsa senza sosta del caro-energia, «eroda i redditi, ridimensioni la domanda delle famiglie, freni i consumi e spinga la nostra economia in una lunga fase di recessione, con il rischio chiusura per le imprese e di tenuta sociale del sistema Paese». Per questo, Confcommercio Ascom Bologna, chiede un intervento del nuovo governo.
«I nuovi rincari sono l’ennesimo fardello che grava sui conti di imprenditrici e imprenditori – sottolinea Enrico Postacchini, Presidente di Confcommercio Ascom Bologna –. Fronteggiamo da mesi aumenti dei costi in bolletta divenuti oramai insostenibili, stressando bilanci già messi a dura prova dal Covid e dall’impossibilità di trasferire completamente l’incremento dei costi energetici subiti sui prezzi dei beni e dei servizi destinati al consumo finale».
Insomma, «non è pensabile che un’emergenza di queste proporzioni, paragonabile al biennio pandemico – sottolinea Postacchini – possa essere superata senza ricorrere a un pacchetto di misure straordinarie e urgenti, da affiancare naturalmente a scelte di politica energetica che, in sede europea, devono trovare attuazione prima di tutto nell’introduzione di un tetto al prezzo del gas».
Sulla stessa linea il direttore generale di Confcommercio Ascom Bologna, Giancarlo Tonelli: «Occorre che istituzioni e politica battano un colpo. Fino ad oggi, purtroppo, abbiamo avuto una risposta troppo timida e troppo lenta alla crisi profonda che attraversa da mesi il sistema Paese, e quello economico in primis: non possiamo pensare che qualche pannicello caldo sia sufficiente a garantire la tenuta di aziende e occupazione, lasciando imprenditrici e imprenditori a gestire sostanzialmente in solitaria un’emergenza che non ha precedenti nella storia recente».
Per questo, aggiunge Tonelli, «come associazione abbiamo presentato le nostre proposte su fisco, credito e mercato dell’energia e ora ci aspettiamo che ognuno faccia la propria parte: istituzioni, sistema bancario, società di distribuzione. Dal canto nostro, abbiamo avviato un confronto anche con le organizzazioni sindacali per garantire, tramite gli enti bilaterali, misure a sostegno dei lavoratori di commercio, ristorazione, turismo e servizi, contribuendo così a scacciare lo spettro di una pesante crisi sociale».
Rsa, alberghi, forni: a ognuno il suo salasso
Utenze alle stelle, continua la protesta dei commercianti. Per tutti i settori, rincari in aumento di tre o quattro volte rispetto al 2021
Continua l’iniziativa ’Bollette in vetrina’, fortemente voluta da Confcommercio Ascom e Fipe. E visto che i rincari non accennano ad attenuarsi, ma anzi aumentano di tre o quattro volte, rischiando di mettere in ginocchio le imprese, sono tante le attività – case di riposo, bar, ristoranti, negozi, concessionari, forni – a partecipare a questa operazione trasparenza.
Continua, quindi, la protesta dei commercianti che, di mese in mese, espongono le loro bollette in vetrina, confrontando i prezzi di oggi con quelli dell’anno precedente. E, come raccontano le foto-testimonianza, le imprese di Ascom Confcommercio sono alle prese con spese per gas e luce sempre più folli.
Savoia Regency + 61.034
Giovanni Trombetti mostra la stangata per il suo albergo: la bolletta per l’energia elettrica è passata da 14.648,34 euro del 2021 a 75.683,18.
Istituto Sant’Anna + 30.844
Gianluigi Pirazzoli mostra i rincari di oltre 30mila euro dell’Istituto per anziani Sant’Anna e Santa Caterina. Le utenze passano da 17.250,43 a 48.094,96 euro.
Macelleria Zivieri + 20.544
Conto salatissimo per la Macelleria Zivieri. Aldo Zivieri mostra i rincari rispetto al 2021 con utenze mensili schizzate da 7.680,03 a 28.224,14 euro.
Di Pisa + 9.444
Oltre 9mila euro in più per le utenze. Valentino Di Pisa spenderà per le bollette di settembre 13.248,94 euro. L’anno scorso il conto era di 3.804,37.
Adesso Pasta + 9.733
Francesco Mafaro, davanti al suo ristorante Adesso Pasta mostrala stangata: il conto passa da 3.421,53 euro del 2021a 13.154,82. In tutto: 9.733, 29 euro in più.
Il Forno + 4.673
Tra i settori più colpiti c’è quello ei panificatori. Thomas Giardini de “Il Forno”nel 2021 pagava per le utenze 1.586,05, oggi ne deve sborsare ben 6.259,80.
Motorfelsinea + 3.479
La concessionaria di Stefano Buscaroli paga 3.914,41 europer gas e luce: l’anno scorso a settembre se la cavava con 435,38.
Studio Bertocchi + 2.198
Salasso anche per lo studio di Gianluca Bertocchi, amministratore di condominio: la bolletta è triplicata, visto che passa da 1.238 euro a 3.433.
Panificio Taschetta +515
Rincari anche per il Panificio Angelo Taschetta. Per il gasdi luglio pagava 269,78 euro, oggi la spesa è più che triplicata e cresce a 785,23.
Il Resto del Carlino, 9 ottobre 2022
