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L’Appennino si connette, fibra fino al Corno

Iniziati nel territorio di Lizzano i lavori di Open Fiber per la banda ultralarga: 60 chilometri di rete per quasi cinquemila utenze

Dal Corno alle Scale a Monteacuto delle Alpi, passando per altre frazioni più isolate come Pianaccio, tutto il comune di Lizzano in Belvedere sarà cablato con la fibra ottica che consentirà di utilizzare la banda ultralarga. Sono già iniziati i lavori per la realizzazione della strutture necessarie da parte di Open Fiber, la società di telecomunicazioni, concessionaria del bando pubblico di Infratel per la copertura delle ‘aree bianche’ nella regione Emilia-Romagna in base alla conformazione delle diverse zone.

Nel territorio lizzanese verrà installata una rete Ftth (Fiber to the home, fibra fino a casa), l’unica capace di abilitare tutti i servizi digitali di ultima generazione e arrivare a una velocità di connessione fino a 10 Gigabit al secondo e, al termine dell’opera, più di 4.800 unità immobiliari saranno connesse attraverso un’infrastruttura che si svilupperà per 60 chilometri, con circa il 62% di essa che sarà realizzata mediante il riutilizzo di vecchi condotti che ospitavano altri cavi e reti sotterranee o aeree già esistenti, così da ridurre al minimo l’impatto sul territorio e i possibili disagi per i cittadini.

«Il posizionamento della la fibra ottica – spiega il sindaco di Lizzano Sergio Polmonari – consentirà al nostro comune di essere all’avanguardia con le più avanzate tecnologie e di restare al passo dei tempi. Sappiamo quanto sia sempre più importante non solo connettersi a una rete, ma farlo anche con una velocità di navigazione accettabile. L’altro dato positivo di questa operazione è che anche i luoghi che oggi hanno più difficoltà nell’utilizzare Internet, saranno coperti da questo servizio. Ringrazio chi, a partire da Open Fiber, permetterà al nostro territorio di usufruire di questo importante servizio». Open Fiber sta realizzando nelle cosiddette «aree bianche» oggetto dei tre bandi Infratel, con il contributo economico delle regioni, un’infrastruttura che punta a ridurre il divario digitale fornendo servizi di connettività a banda ultralarga in oltre 8,2 milioni di abitazioni in Italia.

L’infrastruttura rimarrà di proprietà pubblica e sarà gestita in concessione da Open Fiber per 20 anni. Il piano coinvolge oltre 6 mila comuni nel Paese. Una volta completata l’infrastruttura, i cittadini interessati non devono far altro che verificare sul sito www.openfiber.it la copertura del proprio civico, scegliere il piano tariffario preferito e contattare uno degli operatori disponibili.

di Massimo Selleri, il Resto del Carlino, 27 settembre 2022

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